Tagikistan: controversie su una Guida per immigrati “offensiva”

Una ‘Guida per Lavoratori Immigrati’ diffusa nella città di San Pietroburgo ha suscitato le proteste degli attivisti per i diritti umani e dei netizen per aver rappresentato i lavoratori stranieri in maniera offensiva.

Buona fede?

Pare che le autorità locali di San Pietroburgo fossero in buona fede quando lo scorso agosto hanno stampato una guida per i lavoratori stranieri della città. Disponibile in lingua russa, kirghiza, tagika e uzbeka, la ‘Guida per Lavoratori Immigrati‘ [ru] (pdf) è stata distribuita tra i lavoratori proventienti dall'Asia Centrale, per aiutarli ad ambientarsi nella città. La guida contiene istruzioni per la registrazione, raccomandazioni sull'igiene personale e precauzioni contro le malattie sessualmente trasmesse. Essa inoltre offre consigli su acuni aspetti della cultura e la vita in Russa.

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Immagine dalla ‘Guida per Lavoratori Immigrati’.

Migliaia di copie della guida erano già state distribuite prima che il volantino fosse scoperto dagli attivisti russi a metà ottobre. Essi hanno condannato la guida e le sue vignette, dove i lavoratori stranieri hanno le fattezze di attrezzi da lavoro come scope, pennelli, spazzole, spatole e rulli da imbianchino, mentre i residenti locali sono raffigurati come normali esseri umani. Alexander Shishlov, difensore civico a San Pietroburgo, ha criticato [en] le vignette, giudicandole “non educative alla tolleranza”.

Di fronte alle critiche le autorità pietroburghesi hanno negato di avere a che fare con la guida, attribuendone la paternità a un’ organizzazione non governativa e affermando che essa era stata approvata dai funzionari per l'immigrazione degli stati centro-asiatici. Le autorità hanno inoltre promesso di fermare la distribuzione dei volantini.

Indignazione in Tagikistan

Nonostante le rassicurazioni, la guida ha suscitato indignazione in Tagikistan, paese che ogni anno manda più di un milione di persone in Russia per lavorare. La giornalista tagika Khiromon Baqozoda è stata la prima a reagire alle vignette irrispettose. Sul blog di Radio Free Europe, Baqozoda ha raccontato [tj] i dettagli della conversazione telefonica avuta con un funzionario per le relazioni internazionali di San Pietroburgo e con l'autore stesso della ‘Guida per Lavoratori Immigrati’. La giornalista racconta di essere riuscita a convincerli che le vignette erano offensive e inaccettabili.

Dai numerosi commenti [tj, ru] al post si deduce che la maggior parte degli utenti del sito trovi profondamente offensivo che i lavoratori immigrati siano stati raffigurati come attrezzi da lavoro.

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Immagine tratta dalla ‘Guida per Lavoratori Immigrati’.

Anche un altro giornalista tagiko, Salim Aioubzod, ha criticato [tj] la controversa guida:

Шумо, агар ба ман гапи хубе омӯзондан мехоҳед, чаро худро дар шакли одами зиндаву маро дар сурати асбобу анҷом қаламдод мекунед? Оё нахустин сабақи чунин тасвирҳо ин нест, ки ман бояд кӣ будани худро фаромӯш накунам ва ҷойи худро дар ҷамъияти инсонҳо ба хубӣ бидонаму аз ёд набарорам?

Se vuoi insegnarmi qualcosa di positivo perché rappresenti te stesso come un essere umano e me come un attrezzo? Non è forse la prima cosa che queste guide dicono di insegnare, il fatto che un individuo non debba dimenticarsi [chi è] e qual è il suo posto nella società?

Il blogger Isfandiyor Zarafshoni specula [ru] sui motivi per cui i lavoratori immigrati siano stati rappresentati in tal modo:

Эти картинки обезличили, унизили и обесчеловечили наших сограждан. Нас представили в виде орудиев труда – без души, без тела, без культуры. Это понятно, потому что орудиев труда легче обидеть, использовать и эксплуатировать, не испытывая при этом никаких укоров совести.

Queste immagini hanno privato i nostri concittadini del volto, li hanno umiliati e de-umanizzati. Siamo stati rappresentati come oggetti, senza anima, corpo e cultura. Ciò è comprensibile, perché è più facile offendere, usare e sfruttare degli oggetti, senza provare rimorso.

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Immagine tratta dalla ‘Guida per Lavoratori Immigrati’.

Altre opinioni

Sul maggior gruppo Facebook di utenti tagiki, ‘Platforma’ [ru], pochi appaiono offesi dalle immagini usate nella guida russa. Solomon Burikhan, per esempio, suggerisce [ru] che gli attrezzi che si suppone rappresentino i lavoratori stranieri potrebbero non avere nulla a che fare con i Tagiki:

а что там подчеркнули что таджики и есть шпательки и мастерки[?],если нет то не обрщайте внимания,среди мигрантов есть и китайцы и вьетнамцы и весь кавказ,надо что бы и эти диаспоры возмутились…

Hanno mai detto che quelle spatole e rulli rappresentano i Tagiki? Se non l'hanno fatto non ci badate. Tra i lavoratori immigrati [in Russia] ci sono anche cinesi, vietnamiti e gente da tutto il Caucaso. Sono loro che dovrebbero arrabbiarsi…

Un altro utente di Facebook, Rizich Akbari, che al momento vive in Russia, controbatte [ru] dicendo che è stata tutta la pubblicità e le relative discussioni a rendere le immagini offensive:

Честно говоря, я бы не обратил внимание, если бы этому не предали такой огласки. А относятся к нам, к каждому индивидуально, я например абсолютно не чувствую на себе ничего негативного, а другие может и чувствуют.

Onestamente, non avrei nemmeno fatto caso [alle immagini] se non ci fosse stata tutta questa pubblicità. [In Russia] ci trattano tutti in modo diverso, dipende da persona a persona. Io per esempio non percepisco nessun atteggiamento negativo nei miei confronti, altri invece potrebbero percepirlo.

Le controversie hanno portato le autorità tagike a reagire pubblicamente. Il Ministro degli Esteri ha dichiarato [ru] che la produzione di certi documenti dovrebbe essere sempre coordinata con le autorità tagike. Il Servizio Immigrazione ha esortato caldamente le autorità pietroburghesi a distruggere tutte le copie della guida, giudicata “offensiva per i sentimenti nazionali dei cittadini tagiki”.

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Immagine tratta dalla “Guida per Lavoratori Immigrati”.

Nuovi simboli nazionali?

Karomat Sharipov, capo del movimento dei Lavoratori Immigrati Tagiki, con base a Mosca, ha dichiarato [ru] che i Governi di Kyrghizstan, Tagikistan e Uzbekistan (i tre paesi delle lingue di pubblicazione della guida) dovrebbero adire le vie legali per impedire la distribuzone della ‘Guida per Lavoratori Immigrati':

Если они этого не сделают, значит, их устраивает, как наших людей позиционируют в России, и тогда они сами будут причастны к этой позорной истории. Пусть тогда заменят гербы на наших паспортах и нарисуют там новые символы наших наций – веник, валик, кисточку и шпатель.

Se non lo fanno, significherebbe che a loro sta bene il modo in cui la nostra gente viene rappresentata in Russia. In questo caso sarebbero complici di questo [evento] vergognoso. Dovrebbero anche sostituire gli stemmi dei nostri passaporti con i nuovi simboli delle nostre nazioni – scope, rulli e spatole.

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