“Voci Globali” contro la censura online

Ogni settimana, il Netizen Report [en, come i link successivi] di Global Voices Advocacy propone una serie di ultime notizie, raccolte da varie fonti, relative alla censura globale su Internet, alla privacy, a nuove norme nazionali e altro ancora.

Qui di seguito ecco invece una sintesi su quanto riportato da Global Voices Online recentemente per approfondire la situazione dei netizen che in tutto il mondo stanno cercando di reagire contro questa incessante censura di Internet.

In Ucraina, racconta Veronica Khokhlova, i cittadini protestano contro un disegno di legge che intende imporre una pena fino a cinque anni di prigione per diffamazione. Questa la dichiarazione di Reporters Without Borderrs, riportata nel suddetto articolo:

La mancanza di chiarezza sulla definizione di diffamazione, che la legge intende come “propaganda di false informazioni, ingiuria dell'onore e della dignità di una persona o danno alla sua reputazione”, fa scaturire il timore che le varie interpretazioni derivanti possano sfociare nell'abuso del termine.

"Difendi il tuo diritto di sapere. No alla legge sulla diffamazione,"così proclama un simbolo della protesta in Ucraina

“Difendi il tuo diritto di sapere. No alla legge sulla diffamazione”, così proclama un simbolo della protesta in Ucraina”.

Il pezzo include anche l'immagine di un gruppo Facebook (qui sopra) dove si raccolgono ulteriori adesioni alla protesta e si fa notare che molti stanno richiedendo al Parlamento di revocare la proposta di legge.

L'altro autore di Global Voices Mong Palatino racconta delle misure restrittive contro i dissidenti in Vietnam. La scorsa settimana scriveva:

I blogger vietnamiti Dieu Cay, AnhBaSG, and Ta Phong Tan sono stati ritenuti colpevoli dalla corte della città di Ho Chi Minh di aver violato l'articolo 88 del codice criminale del Vietnam, che riguarda “la diffusione di notizie atte a fomentare il disordine cittadino” e “la diffamazione dell'amministrazione pubblica”.

Tuttavia, citando le parole di un blogger citato da Palatino, “il governo ha annunciato il blocco di vari siti, per poi vedere solamente il loro traffico salire alle stelle”, a dimostrazione della mancanza di un'adeguata complessità tecnica che riesca a mantenere tale censura su Internet.

In un altro articolo, Palatino richiama l'attenzione sull’ aumento di norme di regolamentazione nell'uso di Internet nell'Asia sud-orientale, sottolineando l'azione divulgatrice di alcuni recenti articoli di Global Voices e di altri blog e facendo notare che le autorità nazionali stanno, sì, incrementando l'accesso a Internet, ma stanno anche “istituendo norme più severe che, così sostengono gli analisti, potrebbero essere usate a svantaggio della libertà mediatica.

In Spagna, si sta verificando una sorta di censura “offline”, che l'autrice Victoria Fioravante descrive come causa di “disordine generale nella comunità di Internet”. Questa controversia ruota attorno alla censura di un programma di satira politica dal titolo ‘Carne Cruda’ (Carne Cruda) da parte del direttore della Spanish National Radio 3 (RNE3). Fioravante replica a un post su Facebook [es] scritto dal direttore del programma, Javier Gallego, negando le motivazioni riportate che spiegherebbero la chiusura dello programma.

Questi aggiornamenti di Global Voices rilanciano le informazioni sui casi specifici, e seguendo il tag “libertà di espressione” si può avere buona panoramica su ciò che sta accadendo in tutto il mondo, comprese quelle notizie che sono passate inosservate su molte testate, tra cui:

Immagine del titolo ‘La censura’, ripresa su Flickr/IsaacMao (CC BY 2.0).

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