Palestina: rilasciato l'attivista Fadi Quran

Fadi Quran

Il giovane attivista palestinese ed ex-studente di Stanford Fadi Quran. Foto di Jeff Mendelman. Uso autorizzato.

Lo scorso 28 febbraio il giovane attivista palestinese Fadi Quran è stato rilasciato su cauzione dal carcere israeliano in cui era detenuto. La notizia è stata accolta con grande gioia da dozzine di utenti su Twitter.

Alla notizia del suo arresto, il giornalista palestinese Daoud Kuttab aveva così commentato su Twitter:

@daoudkuttab: Gli israeliani hanno preso e gettato in prigione l'attivista palestinese-americano @fadiquran insieme ad altri due palestinesi. Gli Stati Uniti non fiatano nemmeno!!! #freefadi

Quran era stato arrestato a Hebron il 23 febbraio (giorno del suo compleanno), con la presunta accusa di aver spinto un agente di polizia. Fadi e i suoi compagni stavano protestando contro la chiusura a Hebron di Shuhada Street, una delle arterie principali della città, che ai palestinesi è proibito attraversare da più di dieci anni sia in macchina che a piedi.

Un video dell'arresto di Quran è stato caricato su YouTube dall'Institute for Middle East Understanding di New York:

I social media si sono subito mobilitati dopo l'arresto di Quran. Il giorno seguente è nata la pagina Facebook Free Fadi Quran [en, come gli altri link eccetto ove diversamente indicato] e molti amici e sostenitori dell'attivista hanno cambiato le foto dei loro profili su varie piattaforme di social media in segno di solidarietà. Il 26 febbraio i suoi colleghi di Stanford hanno creato il sito web freefadi.org per richiamare l'attenzione sull'arresto e sensibilizzare l'opinione pubblica, mentre Lila Kalaf, studente di Stanford, ha creato una petizione online su change.org per chiederne il rilascio. Su Twitter, commenti e aggiornamenti sull'arresto di Quran e la successiva liberazione si sono susseguiti con l'hashtag #FreeFadi.

Nel novembre 2010, Fadi Quran aveva preso parte all'iniziativa non violenta dei freedom riders.

Freedom Riders palestinesi

Freedom Riders palestinesi

Si trattò di un'iniziativa ispiratasi agli episodi del 1963 di disobbedienza civile contro la segregazione razziale negli Stati Uniti d'America. Similmente, gli attivisti palestinesi vollero protestare e sensibilizzare contro il divieto per la popolazione palestinese di transitare liberamente da Gerusalemme alla Cisgiordania.

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