Messico: mobilitazione online a sostegno dei Tarahumara

Univisión [en], rete TV di lingua spagnola con sede a New York continua a seguire i presunti suicidi avvenuti tra gli indigeni Tarahumara [it]. Il 16 gennaio 2012 il network aveva pubblicato su Tumblr un articolo sull'accaduto [en], articolo che è stato modificato in seguito a nuove informazioni:

Dopo la pubblicazione del nostro articolo, il rappresentante sindacale Ramón Gardea ha chiarito le proprie affermazioni [es, come gli altri link, eccetto ove diversamente indicato] riguardo i suicidi avvenuti nella regione, specificando che non si sono verificati suicidi di massa, ma che durante il 2011 sono avvenuti 50 episodi di suicidio tra i Tarahumara. In ogni caso, la nostra indagine solleva alcuni dubbi riguardo la veridicità di tali affermazioni.

Malgrado ciò, in un successivo articolo su Tumblr, Univisión News afferma [en] :

Tutte le fonti di Univision News confermano l'esistenza di un'emergenza alimentare nel territorio dei rarámuri. Le agenzie governative stanno consegnando razioni alimentari, cosa che permetterà alle famiglie di sopravvivere almeno per un mese, ma non di superare la terribile siccità che ha colpito il Messico settentrionale.

.

Notizie non confermate del suicidio per fame di 50 indigeni Tarahumara nella zona settentrionale dello Stato di Chihuahua [it] hanno mobilizzato i netizen messicani. I Tarahumara, conosciuti anche come Raramuri, devono già affrontare diversi problemi come la perdita della propria lingua madre, lo sfruttamento della terra, fonti di reddito non sostenibili e una grave malnutrizione.

In un video pubblicato su YouTube, Ramón Gardea, membro del Fronte organizzato dei Contadini Indigeni, ha dichiarato che 50 Tarahumara si sono suicidati perché non riuscivano a dare da mangiare alle proprie famiglie. Sebbene non ci siano prove sufficienti per dimostrare i presunti suicidi, l'allarmante stato di malnutrizione e povertà in cui versano questi nativi è terribile una realtà.

I netizen di tutto il Paese hanno immediatamente espresso interesse e preoccupazione per l'accaduto. Su Twitter è nato un vero e proprio movimento nazionale; l'hashtag #SierraTarahumara viene usato per le critiche e per organizzare collette di viveri nei quartieri, nelle chiese e nelle università.

Una madre raramuri e il figlio. Immagine di Victor Hugo García Ulloa, rilasciata con licenza Creative Commons (CC BY-NC-SA 2.0)

Humberto Cantu (@dermacantu) critica la mancanza di aiuti finanziari per i Tarahumara:

Van a gastar MILLONES en la visita del #papa, pero no hay para apoyar a nuestros hermanos de la #sierratarahumara …un poco de sensibilidad

Spenderanno MILIONI per la visita del #papa, ma non ne hanno abbastanza per aiutare i nostri fratelli della #sierratarahumara … un po’ di sensibilità

Lo scrittore messicano León Krauze (@Leon_Krauze) confronta la situazione dei Tarahumara con quella del Paese intero:

La terrible situación en la #SierraTarahumara ilustra perfectamente la tragedia mexicana de nuestro tiempo. Qué doloroso…
La terribile situazione in #SierraTarahumara illustra perfettamente la tragedia messicana dei nostri tempi. È così frustrante…
Marcelo Ebrard (@m_ebrard), Governatore di Città del Messico chiede aiuto:
Protección civil del GDF ya haciendo acopio para la Sierra Tarahumara, debemos apoyar todos a las comunidades de la sierra

La protezione civile di Città del Messico sta preparando scorte alimentari da inviare in Sierra Tarahumara, tutti noi dobbiamo aiutare le comunità della regione

Il blog Animal Politico riferisce che il governo di Chihuahua ha negato la notizia dei 50 suicidi diffusa dal video di YouTube:

A unas horas de que se diera a conocer un video donde se denuncian supuestos suicidios por hambre de raramuris en la Sierra Tarahumara y de que usuarios de las redes sociales organizaran colectas de alimentos, el gobierno de Chihuahua negó que haya suicidios masivos en la zona.

Dopo poche ore dalla pubblicazione di un video dove si denunciavano i presunti suicidi per fame dei Raramuri nella regione della Sierra Tarahumara e dopo che gli utenti dei social media avevano organizzato collette alimentari, il governo di Chihuahua ha negato che ci siano stati suicidi collettivi nella zona.

[ Post aggiornato al 18 gennaio 2012 ]

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