Macedonia: Skopje è davvero la città più inquinata del mondo?

A differenza delle autorità, gli utenti dei social media stanno reagendo alla diffusione dei dati empirici riguardanti gli elevati livelli di inquinamento rilevati nella città di Skopje, la capitale della Macedonia.

Una parte delle riforme necessarie per l'ingresso del Paese nell'Unione Europea (UE) chiede alla Macedonia di iniziare a misurare e a migliorare i propri indicatori ambientali. Il rapporto dell'UE sui progressi per il 2011 [en] [pdf] ha diplomaticamente affermato, praticamente ripetendo il rapporto del 2010 [en] [pdf] (mostrando segnali di stagnazione o di regressione, piuttosto che di reale progresso):

Si possono rilevare alcuni progressi nel campo della qualità dell'aria. La trasposizione dell'acquis è proseguita con l'adozione di alcuni decreti di recepimento. Sono stati ratificati tre ulteriori Protocolli della Convenzione sull'Inquinamento Atmosferico Transfrontaliero a Grande Distanza. Alcuni progressi sono stati fatti nello sviluppo del sistema di monitoraggio della qualità dell'aria. La capacità amministrativa rimane insufficiente sia a livello centrale, sia a quello locale. Le conoscenze in questo campo sono moderatamente avanzate.

Per un decennio, le statistiche ambientali fondamentali non sono apparse nei rapporti sui progressi comunitari, dato che il Governo macedone non le forniva. (Cliccare per ingrandire il grafico)

Nelle ultime due settimane e mezzo, una stazione di misurazione della qualità dell'aria chiamata “Skopje Breathing” [mk, come tutti i link tranne ove diversamente segnalato], installata nel trafficato centro della città per pubblicare i dati online in tempo reale, ha fornito una nuova dimensione ai cittadini e ad alcuni giornalisti di Skopje.

Il portale PlusInfo.mk ha iniziato a seguire la questione nei dettagli, fornendo anche numeri in tempo reale condivisi attraverso i social media. Questo articolo, risalente a venerdi 4 dicembre, ha messo a confronto lo “scioccante” livello di inquinamento con il database dell'Organizzazione Mondiale della Sanità in materia di inquinamento dell'aria [en]:

Secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità [relativi al mese di settembre], la città più inquinata del mondo è quella di Ahvaz, in Iran, con 372 microgrammi di polvere PM10 per metro cubo. Attualmente, il sito web della città di Skopje “Skopje Breething” afferma che la diffusione di questo tipo di polvere è di 433 microgrammi per metro cubo.

Il limite indicato dall'OMS per il valore di PM10 è di 50 microgrammi per metro cubo d'aria.

Questo articolo ha ricevuto oltre 1,432 condivisioni su Facebook e almeno 19 tweet, ed è stato letto oltre 22,185 volte finora. Anche altri articoli al riguardo hanno ottenuto non poca attenzione dai social media, in particolare quello riguardante il temporaneo e inatteso arresto del sistema di misurazione e riferimento per sei ore del giorno successivo. Altri media continuano a seguire le misurazioni, le quali indicavano, il 4 dicembre, un valore di 488.99 microgrammi per metro cubo. Gli enti governativi incaricati della protezione ambientale sono rimasti in silenzio, quando non si sono trincerati dietro le solite scuse, del tipo “non è di nostra competenza” oppure “indagheremo sull'accaduto” e così via.

Se paragonare le misurazioni correnti (quotidiane) con le medie annuali dell'OMS è discutibile dal punto di vista metodologico, va detto che nessun esperto ufficiale ha avanzato ritrattazioni o spiegazioni scientifiche riguardo a tale paragone e all'attuale livello di inquinamento. Stando al database dell'OMS, la media annuale di PM10 per la città di Skopje è di 80 microgrammi per metro cubo. Il metro di misura attuale mostra un livello in qualche modo inferiore a quello del “record mondiale” che pure rimane pericolosamente alto.

Una schermata del sito 'Skopje breathing' di lunedi 5 dicembre.

L'utente di Tumblr Stamatovski ha risposto creando una nuova cartolina di Skopje che è stata ripubblicata più volte ed è anche rimbalzata su Twitter.

'Saluti da Skopje' – cartolina ideata da Kosta Stamatovski. Ripresa con il permesso del suo autore

Stamatovski scrive:

Bene, parlo a tutti quanti; dopo che la “cartolina” ha sollevato così tanto interesse, cosa che non mi aspettavo, vorrei ricordarvi che siamo tutti responsabili per ciò che essa rappresenta!

Inoltre non è nulla di nuovo, e la cosa non cambierà in un paio di giorni! Smettiamola tutti di prendere la macchina da soli, non usiamo l'auto per andare anche solo in cucina, non insistiamo nel voler parcheggiare a 3 millimetri dalla nostra destinazione, e diventiamo tutti, senza distinzione, un pò più attenti all'ambiente.

E speriamo tutti che nevichi il prima possibile. :)

D'altro canto, Dejan Spaseski ha criticato, attraverso il suo blog Personal Development, le reazioni eccessive seguite alle notizie sull'inquinamento:

Per molto tempo, tutti sono stati al corrente della qualità dell'aria a Skopje. L'unica differenza è che ora ne siamo più consapevoli, e abbiamo anche modo di ricevere immediatamente, con un semplice click, i dati attuali. Questo ha rappresentato una grande differenza.

[…]

La mia personale opinione è che bisogna fare tutto un passo alla volta, secondo il principio d'interesse… Ci vuole tempo per ogni cosa, è già molto iniziare a fare qualcosa per cambiare l'attuale situazione. Per me questo inizio significa molto, stiamo andando nella giusta direzione.

Alcune delle reazioni [sui social media] mi hanno fatto ridere… La maggior parte dei commenti iniziali sosteneva con tono accusatorio che tutto ciò fosse il risultato delle costruzioni incessanti nella città di Skopje, ai nuovi grattacieli, al taglio della foresta [di Vodno [en]], alla costruzione dei blocchi di appartamenti di Porta Vlae e Kapishtec, fino a sostenere che non abbiamo bisogno di Skopje 2014. La maggior parte delle persone si è lamentata per il fatto che il Governo Centrale o il sindaco di Skopje, davanti al problema, non hanno mosso un dito per anni.

Alcuni hanno dichiarato che non usciranno finchè la nebbia non si alzerà, e la qualità dell'aria non rientrerà nei limiti degli standard normali, come nelle grandi metropoli. Se se ne stanno a casa, respirano forse aria più pulita, o si sentono meglio? Altri hanno detto che non usciranno finchè Skopje non sarà più la città più inquinata. Non riesco a capire per quale motivo possano sentirsi sollevati dal fatto che ci sia una città più inquinata; forse stanno meglio all'idea di non essere le vittime numero uno, ma magari le numero due, in tutto il mondo?

[…]

Le persone si ribellano all'inquinamento, ma a tutti piace arrivare a Skopje e viverci. Mi danno il voltastomaco quelli che continuano a dire che non vedono l'ora che sia venerdi per poter tornare a casa, o passare un weekend a [Ocrida [it]] o [Krushevo [it]]. Per sfuggire al tanfo, dicono. Ma allora perchè ritornano [il lunedi]?

Non è leale sputare sulla città in cui viviamo, quella stessa città che ci ha offerto di che vivere. Sarebbe invece il caso di pensare a fare la propria parte per migliorarla. Ora che sapete dell'inquinamento dell'aria, prendete il bus invece dell'auto; sarebbe una scelta più economica per voi e meno dannosa per l'ambiente…

Naturalmente è molto più facile sputare sentenze e spargere accuse; rende le cose più facili. Cerchiamo invece di pensare e agire diversamente…

[…]

Per ridurre in questo stato una città ci vogliono decenni; ce ne vorranno altrettanti per rimediare alla situazione.

Mentre l'atteggiamento apologetico nei confronti delle autorità responsabili ha incontrato forti critiche degli oppositori su Ping.mk, l'utente di Twitter Gjorgji Taskovski ha detto la sua su un aspetto più concreto del testo:

Perchè le persone che nel weekend vogliono “fuggire” da Skopje ti danno il voltastomaco? Farò un esempio che mi riguarda personalmente: ho due bambini, nati nel 2005 (il maschio) e nel 2006 (la femmina). Stanno sbocciando, l'unico problema è che il bambino ha sempre il naso che cola; ogni stagione facciamo i test per le allergie, ma senza risultati. Il medico che lo segue, che è anche un nostro amico, ci ha raccomandato di andare a Radishani [un sobborgo alle pendici di una montagna]. Ora tu dici che io dovrei vergognarmi di scappare da Skopje per il weekend (anche se ci sono nato). [Per i miei bambini] me ne vado di corsa, non mi interessa nient'altro! Mia moglie è di [Kriva Palanka [it]] e i suoi parenti, un anno fa, sono tornati nel luogo in cui sono nati… Quando i bambini sono lì, il loro cambiamento è incredibile: niente naso che cola, hanno un appetito [da lupi]…

Sono d'accordo sul fatto che il livello di inquinamento [a Skopje] sia stato alto per anni. Soluzione: facciamo come a [Ljubljana [it]]. Restrizioni all'ingresso in città di auto provenienti da altre città, trasferimento di fabbriche e quindi di lavoro, possibilità di studiare fuori da Skopje e, sopratutto, una rete ferroviaria sviluppata. Chiunque abbia vissuto in Germania o Inghilterra, o in qualsiasi altra città europea, capirebbe l'importanza di tutto ciò [le ferrovie macedoni sono tristemente famose per la loro inefficienza e scarsa estensione]. L'eliminazione degli autocarri più vecchi sarebbe un'altra opzione preziosa; vengono utilizzati in edilizia, ma non è un problema mio. E sopratutto, dobbiamo ammettere che viviamo in una città che ha un piano urbano catastrofico che si distribuisce solo longitudinalmente [lungo il fiume Vardar], e che la costruzione di nuovi campi sportivi, supermercati Vero, cinema e così via non è l'unico requisito indispensabile per un'elevata qualità della vita. […] Dico “Capirai!” davanti all'organizzazione di festival affollati, alla grande vita notturna, o al [grandioso zoo [en]]. Provate a crescere i vostri figli in questa città, cambierete il vostro modo di pensare.

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