La Danimarca sospende il trattato di Schengen

Il Partito del Popolo Danese (Dansk Folkeparti/DF), forza politica nazionalista e di destra, ha annunciato di recente la reintroduzione dei controlli alle frontiere del Paese con la Germania e la Svezia. Il governo di centrodestra di Copenaghen, al momento in minoranza, ha dovuto arrendersi e la proposta è passata.

La decisione danese è stata una sorpresa per molti, anche perchè presa soltanto poche ore prima di una riunione straordinaria dell'Unione Europea, sul tema dell'immigrazione e dell’accordo di Schengen [it]. Il trattato è stato firmato nel 1985 e nel 2001 la Danimarca ha smantellato il suo posto di frontiera ai confini con la Germania.

La linea di confine tra Svezia e Danimarca sul ponte di Øresund. Image by Flickr user mollenborg.com (CC BY 2.0).

La linea di confine tra Svezia e Danimarca sul ponte di Øresund. Immagine tratta da Flickr, user mollenborg.com (CC BY 2.0).

Lo spazio di libera circolazione conta più di 22 Paesi membri dell'Unione Europea, oltre a Svizzera, Liechtenstein, Norvegia e Islanda. Si estende dal Portogallo ai confini con la Russia sul Baltico, da Reykjavik al confine tra Turchia e Grecia.

Alcuni membri del Parlamento Europeo hanno chiesto ufficialmente di escludere la Danimarca dal regime di Schengen alla luce della sua nuova linea di condotta. Tuttavia, il governo danese ha promesso che i controlli alla frontiera e in dogana non includeranno il controllo passaporti, e che ciò rimane nell'ambito degli accordi di Schengen.

La Commissione Europea sta ora lavorando per capire se la decisione danese sia conforme al diritto internazionale. Nel frattempo il governo tedesco ha protestato, affermando che la libera circolazione non dovrebbe essere sacrificata a esigenze di politica interna [da] e la Svezia ha definito questo provvedimento uno scandalo [en].

Politiche restrittive contro l'immigrazione

Logo tratto dalla pagina Facebook ‘Chiudete il becco piuttosto che le frontiere’.

Logo tratto dalla pagina Facebook ‘Chiudete il becco piuttosto che le frontiere’.

Durante gli ultimi dieci anni la Danimarca ha sviluppato leggi contro l'immigrazione estremamente restrittive; quest'impostazione di estrema destra appare peraltro in crescita, e si sta diffondendo in tutta l'Unione Europea, dall'Italia, alla Francia, all'Olanda.

Potrebbe anche essere stata innescata dalla paura delle conseguenze sull'immigrazione determinate dalle rivolte della Primavera Araba [en].

Un gruppo Facebook chiamato ‘Rivogliamo la polizia di frontiera in Danimarca’ (Grænsepoliti tilbage i DK) [da] conta 2324 membri, e ha sostenuto l'iniziativa del Folkeparti sulle frontiere con commenti come “Adesso possiamo dormire in pace per almeno una notte” .

‘Chiudete il becco piuttosto che le frontiere’ (Hvad med at lukke røven i stedet for at lukke grænserne) [da] è il nome di un altro gruppo su Facebook, che si oppone alla proposta e che conta più di 6263 membri.

Riportiamo qui alcuni commenti negativi da Facebook e Twitter:

Lars Rosgaard: [da] Symbolpolitik er desværre den eneste form for politik, der i øjeblikket praktiseres i DK

Lars Rosgaard: La politica simbolica è l'unica che esista in Danimarca, in questo momento

Lena Olsen [da]: Valgflæsk for DF (…). Jeg er bare så træt af de tosser

Lena Olsen: Un contentino per gli elettori del DF (…). Non ne posso più di questi idioti

Jakob Ellekjær: [da] Det der ødelægger det her land, er dem der styrer det.

Jakob Ellekjær: Questo Paese va alla rovina per colpa di quelli che lo governano

@trinemaria [da]: @umbraco Det er SÅ dumt med den grænsekontrol at jeg seriøst overvejer ikke at vende tilbage, hvis jeg slipper igennem!

@trinemaria: @umbraco Il controllo alle frontiere è così STUPIDO che sto seriamente considerando di non tornare indietro se riesco ad attraversarle!

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