Argentina: reazioni all'intervento di Mario Vargas Llosa alla Fiera del Libro 2011

Mario Vargas Llosa, foto con licenza Creative Commons BY-NC 2.0

Il 20 aprile scorso è stata inaugurata la 37a Fiera internazionale del libro [es, come gli altri link eccetto ove diversamente indicato]che si terrà fino al 9 maggio nel centro fieristico Sociedad Rural de Palermo a Buenos Aires, dichiarata dall’UNESCO Capitale Mondiale del Libro 2011.

Oltre a eventi degni di nota, anche quest'anno la fiera propone diversi ospiti di riguardo. Per inaugurare l'edizione 2011 è stato invitato il Premio Nobel per la Letteratura [en] Mario Vargas Llosa, fatto che provocato reazioni di segno opposto, come già riportato da Global Voices [it].

Le aspettative per il suo intervento erano tutt'altro che scarse, come si legge sul blog di Fernando Mires:

Pocas veces un discurso ha sido esperado con más expectación como aquel pronunciado por el Premio Nobel de Literatura Mario Vargas Llosa con motivo de la inauguración de la Feria del Libro en Buenos Aires el 21 de Abril de 2011. Las razones de la expectación, como es sabido, no fueron de índole literaria sino política, y esas razones –también es sabido- no las impuso Vargas Llosa. Las impuso un grupo de intelectuales argentinos – más gobiernero que gobiernista- cuyo propósito no era otro que clausurar la voz del brillante intelectual peruano.

Poche volte un discorso è stato preceduto da un'attesa così grande come quello pronunciato dal Premio Nobel per la letteratura Mario Vargas Llosa per l'inaugurazione della Fiera del libro di Buenos Aires il 21 aprile 2011. I motivi dell'aspettativa, come noto, non erano di carattere letterario ma politico, e, come altrettanto noto, non erano dovuti a Vargas Llosa, bensì erano opera  di un gruppo di intellettuali argentini, servi del potere più che del governo, con l'unico proposito di mettere a tacere il brillante intellettuale peruviano.

Le reazioni di diversi intellettuali argentini non si sono fatte attendere, come per esempio nel blog Desde la Platea:

Está muy bien que haya hablado en la Feria del Libro de nuestra ciudad. Debió quedarse en el campo de la literatura y no insistir sobre el destino de los argentinos, que sigue siendo cosa nuestra, salvo que Vargas Llosa sepa algo que no nos cuenta y ya no seamos más argentinos y nadie nos avisó.

Ha fatto benissimo a parlare alla Fiera del libro della nostra città. Avrebbe dovuto rimanere nel campo della letteratura e non insistere sul destino degli argentini, che continua a essere un problema nostro, salvo che Vargas Llosa sappia qualcosa che noi non sappiamo, o che noi non siamo più argentini e nessuno ci abbia avvisato.

I redattori della rivista La Marea commentano sul suo blog:

Desde nuestra actividad como intelectuales y trabajadores de la cultura en su más amplio sentido, comprometidos con la lucha de los pueblos por su liberación, consideramos necesario someter a discusión todas las políticas culturales, oficiales y privadas, que profundizan la dependencia económica y cultural argentina. No solo las declaraciones de Vargas Llosa lesionan la dignidad de nuestro pueblo, también aquellas acciones que atentan contra su producción cultural y su identidad.

Per la nostra attività come intellettuali e operai della cultura nel suo senso più ampio, impegnati nella lotta dei popoli per la libertà, riteniamo necessario sottoporre a dibattito tutte le politiche culturali, ufficiali e private, che aumentino la dipendenza economica e culturale argentina. Non sono solo le dichiarazioni di Vargas Llosa a ledere la dignità del nostro popolo, ma anche tutte quelle azioni che attentano contro la sua produzione culturale e la sua identità.

D'altra parte Domizio Vilma Beatriz, sul blog de La Feria del Libro, spiega:

La presencia de Mario Vargas Llosa produjo una fuerte sacudida en mi espíritu latinamericano. Me recordó quienes somos los argentinos y quienes fuimos. Me replanteó interrogantes y pude darme respuestas que me aliviaron y me crearon esperanzas. La mirada de un hermano latinoamericano comprometido con nuestra realidad siempre nos es útil y enriquecedora. Me hizo revivir, con muchísimo placer el tono fuerte y divertido de sus libros y sentir nuevamente mi orgullo juvenil por la Educación Publica que tuvimos. Sé que su discurso vibró a lo largo y a lo ancho de nuestras fronteras y el mundo. Su perspectiva se abrió en mil dimensiones y pude ver que este presente histórico y social es relativo si nosotros nos lo proponemos. Gracias a la Feria del libro por haberlo convocado!!!.

La presenza di Mario Vargas Llosa ha provocato una forte scossa nel mio spirito sudamericano. Mi ha ricordato chi siamo noi argentini e chi siamo stati. Mi ha fatto tornare a pormi delle domande e ho potuto darmi delle risposte che mi hanno offerto sollievo e speranza.
Lo sguardo di un fratello sudamericano impegnato nella nostra realtà ci aiuta e arricchisce sempre. Mi ha fatto rivivere con moltissimo piacere il tono forte e divertente dei suoi libri e mi ha fatto sentire di nuovo il mio orgoglio giovanile per l'educazione politica che abbiamo avuto. So che questo suo discorso ha vibrato in lungo e in largo nel nostro Paese e in tutto il mondo. La sua prospettiva si è aperta in mille dimensioni e ho capito che questo presente storico e sociale è relativo se noi vogliamo che lo sia. Grazie alla Fiera del libro per averlo invitato!!!.

Il blog di Fernando Mires propone un'analisi minuziosa della visita e del discorso del premio Nobel:

No, estimados escritores nacionalistas, izquierdistas, derechistas, populistas y acomodaticios. A Mario Vargas Llosa nadie le regaló el Premio Nobel. Lo ganó con una constancia, con un talento y con una integridad personal, que ustedes, aunque lo lapiden, nunca, ni en sueños, alcanzarán.

No, egregi scrittori nazionalisti, sinistrorsi, destrorsi, populisti e compiacenti. Il premio Nobel a Vargas Llosa non lo ha regalato nessuno. Lo ha ottenuto con una costanza, un talento e un'integrità personale, che voi, nonostante lo lapidiate, non potrete mai raggiungere, neanche per sogno.

Mario Vargas Llosa, con il Capo del Governo della città di Buenos Aires e Maria Kodama (Foto con licenza Creative Commons BY-NC 2.0)

Il quotidiano El Dia pubblica il discorso completo della cerimonia di inaugurazione, di cui vale la pena evidenziare questo passaggio:

Agradezco a los organizadores de este certamen haber resistido las presiones de algunos colegas y adversarios de mis ideas políticas para desinvitarme. Y extiendo mi agradecimiento a la Presidenta, señora Cristina Fernández de Kirchner, cuya oportuna intervención atajó aquel intento de veto. Ojalá esta toma de posición en favor de la libertad de expresión de la mandataria argentina se contagie a todos sus partidarios y guíe su propia conducta de gobernante.

Ringrazio gli organizzatori di questo incontro per avere resistito alle pressioni di alcuni colleghi e avversari delle mie idee politiche per ritirare l'invito che mi era stato fatto. Ed estendo il mio ringraziamento alla Presidente, la signora Cristina Fernández de Kirchner, il cui intervento ha impedito questo tentativo di veto. Speriamo che questa presa di posizione del Capo di Stato a favore della libertà di espressione contagi tutti i suoi sostenitori e guidi la sua stessa condotta di governante.

Cosa ci ha lasciato la visita di Mario Vargas Llosa? La Voz del Interior riassume così:

El Premio Nobel de Literatura Mario Vargas Llosa llegó en absoluta tranquilidad a la Feria del libro, pronunció su discurso sin sobresaltos y se retiró sin abucheos ni nada parecido.

Il premio Nobel per la letteratura Mario Vargas Llosa è arrivato in tutta tranquillità alla Fiera del libro, ha pronunciato il suo discorso senza scosse, e se ne è andato senza fischi.

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