Pakistan: punti di vista diversi sulla morte di Osama bin Laden

Osama Bin Laden [it], l'icona del terrorismo fondamentalista, è morto [en] finalmente! L'Operazione Geronimo [en] ha posto fine alla sua vita ieri [il 2 Maggio 2011], un evento che senza dubbio segna una tappa nella storia del mondo e della politica in generale. La notizia si è letteralmente impossessata dei media internazionali tanto che difficilmente sui vari canali televisivi si parlava d'altro.

L'immagine del Pakistan come di un covo di terroristi si è probabilmente consolidata con la presenza di Bin Laden; tuttavia, i ceti urbani e liberali del Pakistan hanno sempre ben visto ogni mossa che potesse sradicare gli elementi estremisti dal Paese. E la provincia di Sindh [it], dove molti Maestri Sufi [en] hanno vissuto dedicando la loro vita alla pace e alla convivenza tra religioni, ha sempre rifiutato l'estremismo. Per questo motivo quella di Sindh ha sempre avuto un'identità ben distinta rispetto alle altre province del Pakistan, come ha evidenziato William Dalrymple [en] dopo un viaggio in Pakistan alcuni anni fa.

Abbottabad [it] è una città della regione di Hazara [en], nel Punjab [it], che ogni anno attrae numerosi turisti per la bellezza delle sue montagne e delle sue valli. Negli ultimi anni, caratterizzati dall'estremismo religioso e dagli atti terroristici, Abbotabad è rimasta una delle poche città tranquille del Punjab.

La foto mostra la casa di Abbottabad dove si ritiene vivesse il leader di al-Qaida Osama Bin Laden. Foto di Sniperphotoagency, copyright Demotix (02/05/11).

La foto mostra la casa di Abbottabad dove si ritiene vivesse il leader di al-Qaida Osama Bin Laden. Foto di Sniperphotoagency, copyright Demotix (02/05/11).

Le reazioni dei pakistani

La presenza di Osama in città, e ora anche la sua morte, ha colto di sorpresa i cittadini; ecco la reazione di un importante giornalista e consulente assicurativo, @razarumi:

Non riesco ancora a credere che #OBL sia stato ad Abbottabad per 4 anni – una piccola città sonnolenta in cui si va spesso per rilassarsi. Il #Pakistan deve essere ripulito

Come sempre i social media, tra cui Facebook, Twitter e vari blog, hanno pubblicato storie sulla morte di Bin Laden che coprono vari punti di vista, ma il sentimento dominante è quello della soddisfazione – e della felicità – per la morte di colui che incarnava il terrorismo su scala mondiale.

@guldaar ha scritto in un tweet:

Maledetto quando era vivo, maledetto ora che è morto. Non che stia proprio aspettando il contraccolpo e le bombe sulla città. #OsamabinLaden

Il mio stesso status su Facebook dice in Sindhi:

A tutti coloro che amano la pace e l'umanità e ai sostenitori della convivenza tra religioni, congratulazioni per la morte dell'icona del terrorismo, Osama bin Laden. Riposa all'Inferno, Osama!

Nell'ultimo decennio l'estremismo religioso non è riuscito a penentrare nella provincia in via di sviluppo di Sindh. Questo è sempre stato attribuito agli insegnamenti dei santi Sufi originari della zona, specialmente Shah Abdul Latif [en], Sachal Sarmast [en], Sami, Shah Inayat [en] e altri che, non solo sostennero strenuamente la convivenza tra religioni, ma condannarono il modo in cui solitamente i Mullah interpretavano l'Islam.

Questo è il motivo per cui i Sindhi hanno sempre visto favorevolmente gli Stati Uniti e la loro guerra al terrorismo; la reazione alla morte di Osama non è stata diversa. Su Twitter e Facebook in molti hanno applaudito e si sono rallegrati per la morte del terrorista.

Lo status di un Sindhi Xafar’s profile va a sostenere quando detto sopra:

Che fosse Bin Qasim [en] o Tughluq [en] il padre spirituale di Osama, in ogni caso lui ha cercato di giustificare le sue azioni in nome dell'Islam o dell'umanità; se le sue mani sono sporche del sangue di persone innocenti, il suo fine logico non poteva che essere lo stesso di Saddam Hussein. Sono felice di vedere i nazionalisti laici rallegrarsi e i sostentori dei terroristi essere tristi per la notizia. [Tradotto originariamente dal Sindhi]

Akhtar Shaikh ha scritto sulla sua bacheca:

Congratulazioni a tutte le persone del mondo che amano la pace e alla nazione Sindhi… Adesso è chiaro a tutto il mondo che questo atteggiamento degli abitanti del Punjab (Leggi: l'establishment pakistano) è diventato un serio pericolo per il Sindh e per il resto del mondo.

Scendiamo nelle strade e partecipiamo ai festeggiamenti di tutto il mondo, perchè questa è una grande vittoria sul fondamentalismo. [Tradotto originariamente dal Sindhi]

Un altro commento pubblico proviene da Sikanderhayat Hayat:

grazie America e presidente obama hai ucciso il nemico del genere umano

@sanasaleem ha scritto in un tweet:

Al-Qaida non è mai stato un esercito composto da un solo uomo tanto per cominciare, sostenere che gli Stati Uniti finiranno la guerra è proprio da stupidi.

poco prima che scrivessi:

La morte di #osama è una tappa fondamentale ma non un punto d'arrivo; la mentalità estremista deve essere abbattuta per avere pace e giustizia #pakistan

Tuttavia, questo significa che non c'è più un motivo per gli Stati Uniti per rimanere in Pakistan? L'America lascerà ufficialmente i territori Afghano-Pakistani? Queste domande stanno circolando parecchio sui social media.

Il noto cantante Salman Ahmed (@sufisal) chiede:

Il Pakistan potrà finalmente respirare un pò di pace dopo la morte di Osama? 7.873 pakistani innocenti sono morti come risultato del terrorismo

@mehreenkasana pone la stessa domanda a Barack Obama, il presidente degli Stati Uniti:

Questo fermerà gli attacchi dei droni sui civili nelle zone tribali da parte del regime statunitense Signor @BarackObama? Giustizia è stata fatta, dopotutto.

E @SadamMahessar ha scritto in un tweet:

America, adesso hai ottenuto ciò che volevi! Per favore vattene dal mio Paese e lasciaci vivere in Pace e guardare un pò di Cricket!!

In conclusione, attraverso quest'atto il Presidente Obama ha assunto una posizione di forza, sia che a subire l'impatto della morte di Bin Laden saranno i territori del Pakistan che i mari degli Stati Uniti. Che siamo pro o contro, siamo tutti qui ad affrontare le conseguenze della sua morte, mentre Osama, ironia della sorte, raggiunge in cielo le sue “vergini” promesse. Con le parole di @BinaShah’s:

72 vergini si preparano per l'arrivo imminente di OBL con un bel pò di ghiaccio e antidolorifici.

Questo post fa parte dello speciale La Morte di Osama Bin Laden.

Nota: Le citazioni da Facebook sono state autorizzate.

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