Libia: il Paese è in rivolta, l'esercito si sfalda

Ormai non è più possibile definire gli eventi in Libia come “proteste anti-governative”. Sono diverse le città dove i militari disertori si sono uniti ai civili e lottano con qualsiasi cosa, dalle armi pesanti ai bastoni, contro le fazioni ancora fedeli al Governo di Mu'ammar Gheddafi e i mercenari stranieri che lui stesso ha chiamato a raccolta per proteggere il proprio regime.

Fino alle 23 di domenica 20 febbraio i media hanno raccontato di gravi sparatorie e incendi nella capitale Tripoli. Da Bengasi, il nucleo della protesta di sabato, arrivano ancora notize non confermate secondo le quali ciò che rimane dell'esercito nella seconda città più grande del Paese sarebbe passato [en, come tutti i link tranne ove diversamente specificato] dalla parte dei manifestanti. Si sono uditi spari anche presso la residenza di Gheddafi.

La situazione sta precipitando molto velocemente. Per rimanere aggiornati con l'evolversi delle proteste, consigliamo di visitare questa mappa ricavata da @Arasmus consultando “affidabili profili Twitter” allo scopo di superare il black-out nell'informazione dovuto alla scarsità di media indipendenti nel Paese; inoltre vi segnaliamo questo sito, che raccoglie gli aggiornamenti da Twitter in diretta.

Nelle prime ore di domenica 20 febbraio, Human Rights Watch ha stimato in 170 il numero di civili morti duranti i primi cinque giorni di rivolte. Il numero è destinato ad aumentare, ha affermato un dottore libico in un'intervista rilasciata domenica mattina al programma Radio 5 della BBC.

Su Twitter,  gli utenti continuano a pubblicare  aggiornamenti nel tentativo di informare sull'evolversi della situazione.

@AJELive: “c'è una mitsubishi lancer bianca… stanno sparando sulla gente alla rinfusa” dice un dottore a Tripoli @AJELive #Libya

@MbinH: Gheddafi paga dei delinquenti per stuprare le donne nel tentativo di tenere i loro mariti in casa. La sua fine è vicina. #Genocide #Libya #Gaddafi

@ChangeInLibya: Stasera è quella giusta. STASERA. Secondo un mio amico, ora nelle aree intorno a Piazza Verde ci sono centinaia di migliaia di persone per le strade

@abdu: le tribù Tuareg della Libia meridionale si sono unite ai manifestanti. Questo arriva da un attivista libico Tuareg situato a Londra. #Libya

@ShababLibya: NOTIZIA CONFERMATA: a Tripoli i manifestanti stanno marciando verso la Piazza Verde al grido: “Non c'è Dio all'infuori di Dio, e Gheddafi è nemico di Dio” #feb17

@SultanAlQassemi: Al Jazeera: l'Ambasciatore libico presso la Lega Araba ha presentato le dimissioni per quello che ha definito “il genocidio di massa dei suo popolo”

@iyad_elbaghdadi: Aljazeera trasmette in diretta le immagini di alcuni giovani che tirano giù la bandiera di Gheddafi per issare il tricolore originale dell'indipendenza della #Libya! #Feb17

@ChangeInLibya: Per la prima volta a Tripoli sento degli spari molto distanti… nhar ehraff illela leltek ya geddafi #feb17

@LibyansUnite: ho appena saputo che i miei due zii si sono uniti alle proteste, ovviamente sto piangendo perchè non so se sopravviveranno a tutto questo

@evanchill: Fonti da Tripoli su Al Jazeera: le forze di sicurezza “assediano” il tribunale dove dozzine di giudici stanno protestando. #feb17

@FreeLibyan87: Notizie dal campo, l'area di #Gergarish è ormai zona di guerra, armi da fuoco e mercenari. #Libya #Feb17

@iyad_elbaghdadi: 250-300 morti solo a #Benghazi dall'inizio delle proteste #Feb17 #Libya

@iyad_elbaghdadi: 50 morti a #Benghazi solo stamattina #Feb17 #Libya

@FreeLibyanman: gli uomini radunano le donne in posti sicuri..

@iyad_elbaghdadi: Live da #Misurata: confermato, nelle città esercito e polizia hanno deposto le armi e si sono uniti ai manifestanti #Feb17 #Libya

@iyad_elbaghdadi: #Benghazi: le farmacie distribuiscono medicine gratuitamente; sono i giovani a occuparsi della sicurezza in città, non è stato riportato nemmeno un caso di saccheggio #Libya

@ChangeInLibya: La parola libica che al momento amo di più è “maqluba” o “sottosopra”. significa che tutti si sono stufati di Gheddafi #gaddafi #feb17 @ShababLibya

@ShababLibya: Ultim'ora: AJ Caller: il Tenente Abdel Fatah Younis ElObeidi (Ministro della Pubblica sicurezza), si è unito ai manifestanti #feb17 #Libya

@ShababLibya: In risposta alle tue domande, sì: credo che questa caduta rappresenti la volontà di Dio, penso che presto vedremo altri ministri unirsi alle proteste #Libya

Seguite lo speciale di Global Voices sulle Rivolte in Libia 2011.

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