Una sentenza punta i riflettori sui problemi del Mozambico nella lotta alla violenza domestica

Josina Machel. Immagine: YouTube

Un caso di violenza domestica ha suscitato vari dibattiti in Mozambico, dove alla fine di febbraio un uomo d'affari di nome Rafael Licuco è stato condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione per aver picchiato la sua fidanzata Josina Machel, figlia dell'ex presidente del Mozambico Samora Machel. A causa dell'aggressione, la donna ha perso la vista da un occhio. In maniera discutibile, la sentenza è stata poi commutata in una condanna al risarcimento di 200 milioni di metical mozambicani, che corrispondono a circa 3 milioni di dollari statunitensi.

Alcuni hanno commentato che la multa è troppo alta, mentre altri sono indignati dal fatto che l'aggressore non andrà in galera. I critici che ritengono che 200 milioni di metical siano una pena irragionevolmente alta hanno sostenuto che il caso è stato trattato in maniera ingiusta, probabilmente influenzata dal fatto che la vittima fa parte di una famiglia altolocata. Molti hanno sottolineato che ci sono migliaia di casi simili in Mozambico che sono dimenticati, anche se molti altri hanno auspicato che il caso in questione possa servire da esempio a potenziali aggressori futuri.

Verso la fine del 2015, Josina Machel (che è anche la figlia dell'attivista Graça Machel e figliastra di Nelson Mandela) ha raccontato l'aggressione [en] subita a Maputo il 16 ottobre 2015, dicendo che quello che da due anni era il suo fidanzato l'ha aggredita in un parcheggio durante un litigio, colpendola due volte sul viso. Josina è scappata fuori dall'auto, barcollando per le ferite, e poco dopo è svenuta. Racconta che si è svegliata in ospedale, dove i medici le hanno detto che non avrebbe più visto da un occhio.

Nonostante nel 2009 fu approvata una legge [pt, come i link successivi, salvo diversa indicazione] che aumentava la pena per colpevoli di violenza domestica a 12 anni di reclusione, il Mozambico ha continuato a lottare contro l'alto tasso di questo genere di crimini. L'anno scorso, secondo i funzionari, ci furono 25.000 casi di violenza domestica nel Paese. Il ministro della salute ha dichiarato che la violenza domestica riguarda la sanità pubblica.

Un altro caso significante è accaduto lo scorso dicembre, quando Valentina Guebuza, un'altra figlia di un ex presidente mozambicano, fu sparata e uccisa da suo marito, Zófimo Muiuane, che ora è in prigione in attesa della sentenza.

Nel frattempo, gli utenti di Internet in Mozambico hanno reagito in maniera diversa alla decisione di non condannare alla reclusione l'aggressore di Josina Machel. Un'utente Facebook, Joselina Caetano, ha trovato che la quota del risarcimento è esorbitante:

Mas porque esse todo valor? Será que a justiça moçambicana quando julga alguém olha para o apelido? Por me ficavas na cadeia esses 3 anos por bom comportamento acho que irias ficar só um em vez de enriquecer essa dai…Justiça moçambicana as vezes não vale para nada

Ma perché tutti questi soldi? È mai possibile che quando i tribunali del Mozambico giudicano qualcuno controllino prima il loro nome? Se fosse successo a me, lui sarebbe stato in prigione per quei 3 anni, casomai solo un anno per buona condotta, invece di arricchire qualcuno… A volte la giustizia mozambicana non vale nulla.

Tomás Machava invece ha criticato l'inutilità della pena, date le migliaia di mozambicane aggredite tutti i giorni:

Em Moçambique TODOS somos iguais perante a lei, porém, a lei não é igual perante a TODOS..Quantos não são mortos e não são pagos nem a metade dessa fortuna às suas famílias!!! Agora pergunto onde esta a igualdade social????

In Mozambico TUTTI sono uguali di fronte alla legge, ma la legge non è uguale per TUTTI.. Quanti sono morti e le loro famiglie non sono state risarcite di nemmeno la metà di quella fortuna!!! Ora mi chiedo dov'è l'equità sociale????

Nell'edizione portoghese del Deutsche Welle, il presidente dell'Ordine degli Avvocati del Mozambico, Flávio Menete, ha spiegato che il tribunale ha determinato l'ammontare del risarcimento “prendendo in considerazione il grado di colpevolezza dell'aggressore, la sua situazione economica, la situazione economica della parte lesa nonché le circostanze dell'aggressione”.

Nello stesso articolo, Maria Paula Vera Cruz, presidente del Forum delle Donne, un'organizzazione che sostiene i diritti delle donne in Mozambico, afferma che l'ammontare del risarcimento rischia che l'opinione pubblica si distragga dal caso e dal grande problema nazionale che rappresenta, per focalizzare l'attenzione sul denaro.

Su Facebook Dioclésio Ricardo tuttavia ha affermato che tutta questa attenzione al denaro rivela come la società mozambicana soffra di un grave problema sociale:

Não mais disfarçam! A intolerância, a violência e a imoralidade são, cada vez mais, notórios na nossa sociedade. Não há pudor. Revelam-se em plena luz do dia. Deseja-se a morte, crucifica-se a vítima, humilha-se e devassa-se a vida privada. É recorrente!

Patrícios, o nosso sistema jurídico é de uma família que não se verga ao precedente. Se uns obtiveram uma indemnização de X porque morreu o menino, não legitima que o olho de uma (presumível) vítima de violência doméstica valha menos a título compensatório. Não é obrigatório que o juiz fixe igual ou menos. Pode fixar mais e mais!

(…) Urge uma auditoria moral à sociedade. Estamos imorais demais. Aliás, criamos uma moral na imoralidade. Não mais respeitamos a dor do outro. Comparamos tudo e mesmo o incomparável.

Non si nascondono più! Intolleranza, violenza e immoralità sono sempre più prevalenti nella nostra società. Non c'è modestia. Si mostrano alla piena luce del sole. Augurano loro la morte, crocifiggono le vittime, le umiliano e invadono le loro vite private. Succede ogni volta!

Compatrioti, il nostro sistema giudiziario è uno di quelli che non tiene in considerazione i precedenti. Se alcune persone hanno ottenuto X come risarcimento se un ragazzo è morto, questo non giustifica che l'occhio di una (presunta) vittima di violenza domestica valga di meno in termini di riparazione. Il giudice non è obbligato a stabilire lo stesso o di meno. Loro possono stabilire molto di più!

Abbiamo bisogno di una valutazione morale della società. Siamo troppo immorali. E allo stesso tempo, creiamo moralità nell'immoralità. Non rispettiamo più il dolore altrui. Paragoniamo tutto, anche l'incomparabile.

Mauro Paulo, dall'altra parte, celebra l'esito del caso, definendolo una vittoria contro la violenza domestica:

Parabéns à VÍTIMA de violência doméstica que conseguiu punir bem mesmo seu agressor. Que as outras tenham feeling de denunciar seus agressores também. Se a justiça não funcionar para vocês, culpem os advogados, promotores e juristas, que não sei para que existem neste País ou a quem servem, e ao cidadão comum que é corrupto e condiciona o espírito da corrupção no dia-a-dia e a todos os níveis.

Congratulazioni alla VITTIMA della violenza domestica che è riuscita a punire bene il suo aggressore. Si spera che anche altri siano più invogliati a denunciare i propri aggressori. Se i tribunali non lavorano per te, la colpa è degli avvocati, dei pubblici ministeri e dei giuristi, che io non so per quale ragione esistono in questo Paese e chi servono, e dei cittadini che sono corrotti e manifestano uno spirito di corruzione in tutti i livelli della loro vita.

Josina Machel ha già promesso di usare il suo risarcimento per aiutare altre donne vittime di abusi, ed ha istituito l'Associazione “Kuhluka” [en] (“Stand Up”) per diffondere l'iniziativa.

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