Lo scorso 25 ottobre, il governo del Primo Ministro giapponese Shinzo Abe ha approvato un progetto di legge [ja] che impone pene più severe per gli impiegati statali, i legislatori e a tutti coloro che rivelano informazioni segrete, mettendo così in pericolo la sicurezza nazionale. La cosiddetta “Legge a Protezione dell'Informazione Segreta” ha avuto un'accoglienza impopolare da parte della stampa giapponese, dai difensori dei diritti umani e dai cittadini, che temono che il governo potrebbe così nascondere informazioni importanti.
Lawrence Repeta, esperto in materia di legislazione sulla sicurezza informatica, ha esaminato i potenziali rischi [en] del progetto di legge, come il diritto all'accesso alle informazioni, paragonandolo ai casi americani di Edward Snowden e Bradley Manning.
Prima di approvare il progetto, il governo ha chiesto il parere dei cittadini e tra i 90.480 commenti arrivati nel giro di due settimane, durante la prima metà di settembre, 69.579 erano contro la legge. Il progetto aspetta adesso l'approvazione del parlamento.