- Global Voices in Italiano - https://it.globalvoices.org -

Cuba: dov'è finita la promessa di un'Internet superveloce?

Categorie: America Latina, Caraibi, Cuba, Citizen Media, Cyber-attivismo, Diritti umani, Politica, Tecnologia

“Il cablaggio ha una vita utile di 25 anni. Il tempo vola.” Così apre il post [1] [es, come gli altri link] dedicato al tema della connettività nell'isola, su “Desde adentro de Cuba” [2] (“Cuba dall'interno”), un blog che include articoli pubblicati sulle testate locali online, e in particolare quelli riportati sul portale web di Cubadebate [3] riguardo al destino dei 70 milioni di dollari investiti dal 2007 per migliorare l'accesso a internet e “l'attuale velocità di trasmissione dell'informazione”.

“Cuba discute da 5 anni del cablaggio”, scrive Adrián Jesús Pérez [4], aggiungendo:

Habla el informático, pero también el doctor, el panadero y el cuentapropista con un familiar cumpliendo misión internacionalista, o simplemente emigrado a otro país. Uno siempre quiere saber de la familia y esta noticia hace soñar con más facilidades de comunicación.

Il tecnico informatico, ma anche il dottore, il panettiere, e il libero professionista, possono parlare con un famigliare che lavora all'estero o che semplicemente è emigrato altrove. La gente vuole poter parlare con i propri famigliari, e questa notizia fa sognare sulla maggiore facilità di comunicazione.

Nel maggio 2012, oltre anno dopo l'arrivo del cavo a Cuba, il Ministro della Scienza, della Tecnologia e dell'Innovazione del Venezuela, Jorge Arreaza, annunciava [5] che il cablaggio della fibra ottica sarebbe diventato operativo e che avrebbe migliorato la connettività del Venezuela.

Tuttavia, Cuba non vede miglioramenti riguardo la velocità di connessione e neanche un incremento nell'accesso al web.
In un articolo pubblicato nel novembre scorso, Luis Toledo Sande richiama lo stereotipo per cui le Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione hanno stentato ad affermarsi, enfatizzando la mancanza di informazione sull'accesso ad Internet:

Pubblicato nel blog La Joven Cuba partendo dalle caricature di Gerardo Hernández Nordelo

Pubblicato su ‘La Joven Cuba’ partendo dalle caricature di Gerardo Hernández Nordelo. (Traduzione: Oh no!!! Era mica quella la nave che portava il cavo?)

Saltando como liebre, o asomando como topo, el fantasma de la satanización de la tecnología recuerda cierto caso, no remoto, en que —según testigos— un cuadro de alto nivel dijo que los investigadores de un centro analizado estaban tan mal ideológicamente, o eran tan sospechosos, que querían tener computadoras hasta en sus casas. No por gusto se despertaron suspicacias cuando, en días en que se hablaba de la instalación de un cable de fibra óptica para mejorar la informática en el país, algunas voces se apresuraron a advertir que no debíamos hacernos ilusiones, porque el cable no tendría capacidad suficiente para garantizar los servicios de internet en las magnitudes deseadas. Hoy parece que nadie se ilusiona, y no porque dichos servicios no sigan siendo necesarios, sino porque ni siquiera se habla del cable. En eso, al parecer, no hay secretismo, sino secreto, y las causas pueden ser las más atendibles, pero no lo sabemos. Hasta donde alcanza a conocer quien escribe estas notas, nadie ha dado la esperada información.

Saltando come una lepre o muovendosi come un topo, il fantasma della demonizzazione della tecnologia ricorda un certo caso, non remoto, in cui – secondo testimoni – un consiglio di alto livello dice che i ricercatori di un centro analizzato erano in un tale stato di povertà ideologica, o erano così sospettosi, che volevano persino avere un computer in cas. Nessun sospetto si è svegliato quando, nei giorni in cui si parlava di installare i cavi a fibra ottica per migliorare la tecnologia dell'informazione del Paese, nessuna voci è corsa ad avvertire altri che non dobbiamo farci illusioni, perché il cavo non avrebbe avuto la capacità sufficiente ad assicurare il servizio Internet nel modo desiderato.
Oggi esso sembra come se nessuno si sia illuso e non perché si diceva che i servizi non erano necessari, ma perché nessuno parlava di cablaggio. Non c'è segretezza, nè segreto, e le ragioni possono essere più che valide, ma abbiamo il diritto di conoscerle.
Da quando si è iniziato a scrivere sul tema, nessuno ha dato l'informazione sperata.

In tal senso Alejandro Ulloa, in un post [6] in cui critica lo stato dei media, la mancanza di informazione e denuncia i casi di corruzione, tra gli altri problemi attualmente presenti nella società cuban, pone la domanda: “Perchè non c'è spiegazione per il cablaggio in Venezuela?”

Intanto, Noelbis Mompié, parla della sua esperienza [7] in una tavola rotonda curata dalla pubblicazione cubana TEMAS [8] che tratta la questione “i social network e i movimenti di Internet”.

Uno de los panelistas hacía referencia a que la Internet es una tecnología extraordinaria y debemos usarla en la medida que podamos pero para Cuba es equivalente a la importación, por un momento pensé, si todos los que están sumidos en la férrea batalla para reducir al mínimo las importaciones piensan así, ahora sí no tendremos Internet jamás. Será por eso que el Internet murió el mismo día en que el cable de fibra óptica llegó a las costas cubanas?

Uno dei partecipanti alle discussioni di TEMAS ha fatto riferimento a Internet come a una tecnologia straordinaria, da usare nella miglior maniera possibile, però per Cuba equivale all'importazione, per un momento ho pensato, se ognuno di noi è immerso in una ferrea battaglia per minimizzare le importazioni e pensa così, noi veramente non avremo mai Internet. Può essere questo il vero motivo per cui Internet muore il giorno stesso in cui il cavo a fibra ottica raggiunge le coste Cubane?

Even Yasel Toledo sul blog Mira Joven [9] enfatizza l'inevitabile inclusione della fibra ottica nel parlare comune.

El señor me hizo más preguntas, muchas en verdad. Hablamos hasta del cable de fibra óptica, de las deserciones de profesionales, de las diferencias entre las misiones a la guerra de Angola y las actuales.

L'uomo mi pose altre domande, molte a dir la verità. Abbiamo persino parlato della fibra ottica, delle defezioni professionali, delle differenze fra le missioni di guerra in Angola e quelle attuali.