Europa: primo sciopero generale anti-austerità

Il 14 novembre si è assistito a uno sciopero unico nel suo genere, che per la prima volta ha coinvolto contemporaneamente tutti i Paesi dell'Europa meridionale più colpiti dalle misure di austerità e dalla crisi finanziaria. I sindacati in Spagna e in Portogallo hanno indetto scioperi generali, mentre numerose sono state le astensioni effettuate in Grecia e Italia.

Già nei giorni precedenti lo sciopero, diverse visite da parte di alti funzionari e leader europei, tra cui Angela Merkel, erano state prese di mira in varie manifestazioni.

Su Twitter, non si contano gli hashtag utilizzati dagli utenti per seguire gli aggiornamenti e partecipare in diretta agli eventi. Spagna, Portogallo e Grecia si sono affidati soprattutto a #14N, l'Italia condivideva i suoi tweet attraverso #14Nit , mentre la Catalogna ha seguito gli hashtag #14NBcn #14NCat. Dal canto loro gli anglofoni hanno usufruito di #N14Riseup #europeanstrike e #N14.

Durante la giornata in tutto il continente si sono svolte anche manifestazioni di solidarietà, come riporta la Confederazione Europea dei Sindacati in una mappa. A Bruxelles, un “assedio” di circa 2500 persone attorno all'edificio della Commissione Europea ha creato tensione nel pomeriggio.

Studenti a Genova protestano contro le misure di austerità. Foto di Donna Bozzi, copyright Demotix

Grecia

I sindacati greci, freschi di recenti scioperi all'interno del proprio Paese, non hanno risposto ufficialmente alla richiesta di astensione generale, ma vi sono state comunque diverse interruzioni lavorative nonchè proteste di modeste dimensioni che si sono svolte ad Atene e Salonicco. In aggiunta, per il terzo anno consecutivo continuano gli scoperi e le occupazioni anti-austerità anche a livello settoriale e regionale.

Barnaby Phillips, reporter di Al Jazeera English, riflette:

@BarnabyPhillips:#14N L'atmosfera alla protesta di Atene è in un certo senso affaticata, quasti ritualistica. Ma la partecipazione è positiva. #14ngr #Greece

Parecchi netizen hanno pubblicato foto in tempo reale. La solidarietà europea contro l'austerità è stata espressa tramite slogan, striscioni e grandi bandiere sventolate nel centro di Atene:

Bandiere portoghesi, greche e spagnole vengono sventolate ad Atene. Foto di @thesspirit, ripubblicata con permesso.

Tra i partecipani non c'erano solo giovani, ma anche anziani. I tagli sulle pensioni hanno lasciato anche molti di loro sotto la soglia di povertà.

Protesta anti-austerità ad Atene. Un pensionato regge un cartello con scritto “Ho paura della fame, mio Dio”. Foto di @iptamenos33 su Twitpic, ripubblicata con permesso

Italia

Decine di migliaia di persone sono scese nelle strade di Milano, Bologna, Torino, Padova, Genova, Roma, Napoli e altre 100 città in tutto il Paese. E se da una parte gli italiani si sono uniti alla Giornata di Azione Europea intonando slogan come: “L'Europa oggi si sta svegliando — da Roma a Madrid, ad Atene”, i cittadini hanno anche protestato per ottenere più tutele per i lavori e le pensioni, nonchè per dimostrare contro le misure sempre più rigorose introdotte dal Primo Ministro Mario Monti.

Dimostranti per strada a Bologna. Foto dall'utente Twitter spyros gkelis.

Dimostranti per strada a Bologna. Foto dall'utente Twitter spyros gkelis.

Cittadini appartenenti a tutti i ceti sociali hanno protestato in modo molto tranquillo e creativo, anche se purtroppo non sono mancati scontri. Complessivamente almeno sei agenti di polizia sono rimasti feriti, di cui uno grave a Torino, mentre tre persone sono state arrestate a Brescia e almeno una dozzina a Roma. Gabriele Drudi ha compilato un'ampia timeline contenente tweet e immagini riguardanti l'intera giornata di proteste.

Riccardo Laterza commenta così:

(@riccardolaterza): #14N #14nIT il primo sciopero generale europeo: grande partecipazione, grande repressione. Uno schema già visto ma non ci arrendiamo!

Anche Laura scrive:

@scarylalla: Nel bene e nel male, oggi gli europei stanno dimostrando che non è la moneta unica ad unirli ma la voglia di un Europa diversa. #14N #14Nit

Altri invece, tra cui Salvatore Filippelli, esprimono un punto di vista diverso:

@salvo_82: Credete davvero che gli Eurocrati cambieranno le politiche economiche perchè qualche studente spacca due o tre vetrine? #14N #14nIT

Nel frattempo, le analisi e discussioni sulle conseguenza delle proteste sono ancora in corso all'interno di un gruppo Facebook, mentre su YouTube gli eventi sono l'argomento principale di un'assemblea generale tenutasi nel pomeriggio presso l'Università di Roma.

Spagna

Nelle prime ore del mattino, il blocco formatosi presso uno degli ingressi di Barcellona è stato rapidamente sgomberato dalla polizia. Le immagini delle stazioni e della metropolitana vuote sono state una prova del successo dello sciopero generale.

Nel pomeriggio tra gli argomenti più seguiti e condivisi sui social media, ci sono stati i dimostranti su due ruote che hanno creato “bici piquetes” (biciclette picchetti) a Madrid e Saragozza, (#bicipiquetes).

Lali Sandiumenge, autrice di Global Voices il cui post su uno sciopero contro la compagnia Telefonica è stato recentemente cancellato dal quotidiano La Vanguardia, ha riportato quanto accaduto durante lo sciopero direttamente dalla strada – sintetizzando il sentimento generale:

@lalisandi Vantaggi di informarsi tramite Internet: ci sono molti punti di vista. E’ interattivo. Ha il dono dell'ubiquità. Nessuna pressione.

Anche i cosiddetti “Iaioflautas”, i nonni del movimento 15M (qui il loro profilo) sono stati molto visibili per le strade durante la giornata.

In tutta la Spagna, dalla Galizia a Valencia, si sono svolte grandi proteste spesso terminate con arresti da parte della polizia, come a Barcellona.

Il pomeriggio in particolar modo è stato segnato dalla violenza. Tra le foto più condivise e commentate online si segnalano quella di una donna a quanto parte spinta dalla polizia giù per le scale di un ingresso della metropolitana a Madrid e le immagini dei proiettili di gomma sparati dalle forze dell'ordine contro i dimostranti.

Tuttavia l'immagine più virale della giornata è stata quella scattata a Tarragona di un tredicenne sanguinante per via delle manganellate ricevute dalla polizia, un atto documentato in un video in cui si vede la polizia attaccare il giovane e le donne intorno a lui.

Infine, vi sono state discussioni anche sulla vastità delle proteste, e in particolar modo sono state oggetto di scherno le basse cifre dichiarate dal governo.

@gobiernoespa: Le autorità parlano di 35.000 persone a Madrid. Sicuramente lì ci deve essere una porta su un'altra dimensione.”

Portogallo

All'inizio le cose erano piuttosto tranquille in Portogallo, dove si è verificata un'ampia adesione allo sciopero generale. Decine di migliaia di cittadini sono scesi per le strade principali della città, inclusi i membri dell'emittente RTP, i quali già all'inizio del mese avevano scioperato (qui ulteriori informazioni).

Uno scontro in serata tra la polizia e i manifestanti davanti al parlamento di Lisbona ha tuttavia trasformato quella che era una protesta pacifica in uno scenario di violenza incontrollata. L'utente di YouTube Beatriz Pedrosa ha filmato i giovani incappucciati in nero con addosso magliette dallo stile anarchico lanciare pietre:

In seguito lo sbarramento e le cariche da parte dalla polizia hanno sgomberato la piazza nel giro di pochi minuti

Blog Activismo de Sofà reagisce così:

A causa di deliquenti e schiaccia teste professionisti che si sono scontrati tra di loro, lo sforzo fatto oggi da centinaia di migliaia di persone è stato messo in discussione. Lungi dal togliere la colpa ai nuovi facinorosi, credo comunque che dovremmo chiedere un “po ‘di più” ai piantagrane in uniforme.

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