Nuovi equilibri nell'alleanza militare India-Russia

Il missile BrahMos sulla piattaforma di lancio, in esposizione alla Mostra internazionale della Difesa marittima, nel 2007, in Russia. Il missile da crociera supersonico è un'iniziativa imprenditoriale congiunta tra India e Russia. Foto per gentile concessione di One half 3544 (di dominio pubblico su Wikimedia Commons)

Un certo numero [en, come tutti i link seguenti, eccetto dove diversamente indicato] di contratti militari verranno stipulati quando il presidente russo Vladimir Putin [it] andrà in visita ufficiale in India il prossimo novembre, per l'annuale summit bilaterale con il Primo ministro indiano Manmohan Singh.[it]

L'India e la Russia hanno una lunga tradizione in fatto di cooperazione militare, essendo la Russia il principale partner dell'India. Secondo Russia Today, tra il 1960 e il 2000, l'ex Unione sovietica ha fornito all'India equipaggiamenti militari per una cifra che si aggira sui 35 miliardi di dollari. Nel corso degli anni, le loro relazioni si sono evolute (pdf) e da un semplice schema acquirente-venditore sono passate ad una stretta collaborazione nella ricerca e nello sviluppo, nella produzione e commercializzazione di tecnologie militari avanzate, che includono missili [it], razzi, aerei da caccia [it] e da trasporto.

Tuttavia, lo scenario politico sta cambiando e potrebbe costringere gli alleati a rivedere i loro interessi. Mentre l'India procede a passo spedito nelle relazioni con gli Stati Uniti in materia di difesa militare, la Russia è ancora una volta interessata ad espadere il proprio ruolo e la sua influenza in Asia meridionale. Le iniziative di Mosca includono la Dushanbe Group of Four, una proposta di collaborazione fra la Russia, il Tajikistan, l'Afghanistan e il Pakistan. In più, avendo sentore di ambivalenza nelle relazioni fra Stati Uniti e Pakistan , Mosca ha rinsaldato i rapporti con il Pakistan, con grande disappunto dell'India.

Commentando il corso degli eventi, Brahma Chellaney, professore di Studi strategici al Centre for Policy Research a Nuova Delhi, scrive su Twitter:

@Chellaney: Nuova geopolitica, nuovi equilibri: Dal momento che l'India si avvicina sempre più agli Stati Uniti, la Russia e il Pakistan cercano nuove relazioni con visite di alto profilo.

 

Amici e Nemici

Il presidente Putin era atteso in visita ufficiale in Pakistan per i primi di Ottobre, ma ha deciso di posticipare il suo viaggio all'ultimo minuto. La Russia in seguito ha cercato di placare la preoccupazione dell'India, sostenendo che non avrebbe intenzione di vendere armi al Pakistan. Ma più di un sopracciglio si è inarcato per il disappunto quando l'incontro con la Commissione intergovernativa indo-russa sulla cooperazione tecnico-militare (IRIGC-MTC) a New Delhi è stata riprogrammata, e anziché il 4 ottobre, come era stato concordato, si è tenuta il 10 ottobre, perché il ministro della difesa russo, Anatoly Serdyukov, ufficialmente doveva partecipare ad un evento organizzato da Putin. Questo accadeva mentre il Capo di Stato maggiore dell'Esercito pakistano Ashfaq Parvez Kayani era in visita a Mosca. E nello stesso momento in cui, anche il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov [it] postponeva la sua visita in India per recarsi invece a Islamabad.

Il blogger esperto di questioni militari, Prasun K. Sengupta, fa un riflessione su quale piega prenderà la cooperazione tra Pakistan e Russia. E scrive:

Stranamente, Mosca ha dimostrato di esser pronta ad accogliere l'apertura del Pakistan a condizione che il Pakistan tenga conto delle sue preoccupazioni riguardanti la sicurezza nei territori dell'Asia centrale, considerato che l'area pakistana Gilgit-Baltistan/Khyber Pakhtunkhwa è separata dal Tajikistan per mezzo dello stretto corridoio afgano Wakhan, e che questa fascia territoriale del Pakistan confina anche con la prefettura cinese di Kashgar nella problematica provincia dello Xinjiang. A fronte di questo, gira voce che la Russia sia interessata a fornire un appoggio significativo in materia di sicurezza al Pakistan, e sarà probabile che includa più di 12 nuovi elicotteri Mi-171 (costruiti negli stabilimenti aeronautici Ulan-Ude) e centinaia di lanciafiamme da spalla RPO-A Shmel (cosiddetti “Bumblebee”), armamenti di cui l'Esercito pakistano ha bisogno urgentemente per la sua prossima campagna contro l'insurrezione nel nord del Waziristan.

L'India è in apprensione non solo per la riconciliazione tra il Pakistan e la Russia ma è preoccupata anche per il ritardo dei russi nella consegna di certi equipaggiamenti e tecnologie. Per esempio, la portaerei Ammiraglio Gorshkov (oggi ribattezzata INS Vikramaditya) non sarà pronta ad essere trasferita prima della fine del 2013.

Da parte sua, la Russia è delusa dall'India per il suo avvicinamento agli Stati Uniti in fatto di cooperazione militare e per le forniture di nuovi equipaggiamenti militari non solo americani, ma provenienti anche da Israele e dalla Francia.

Alcuni esperti russi hanno definito tutto questo come una delle ragioni per cui la Russia avrebbe bisogno di cercare nuovi mercati, un'opinione condivisa da alcuni netizen russi:

@ForcesFocus: L'accoglienza americana procurerà all'India una frattura sempre maggiore dai suoi vecchi amici. #La Russia preferisce incontrare il COAS #pakistano (il Capo dell'Esercito) e non il ministro della difesa indiano.

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Nonostante ciò, sia l'India che la Russia sembrano all'opera per “mantenere buoni rapporti” e procedere con altre opzioni. La Russia rimane il più grosso fornitore di armamenti dell'India, il quale continuerà, secondo le previsioni, ad essere il primo paese importatore di armi russe, con un incremento negli acquisti da 8.2 miliardi si dollari nel periodo 2008-2011, ai 14.3 miliardi di dollari tra il 2012 e il 2015.

Logo di ISNQuesto articolo e le sue traduzioni in spagnolo, arabo e francese sono stati commissionati dall'International Security Network (ISN) nell'ambito di una collaborazione volta a dare voce ai cittadini di ogni parte del mondo, su temi riguardanti le relazioni internazionali e la sicurezza. L'articolo è stato pubblicato in origine sul blog di ISN. Qui è possibile leggere gli altri articoli.

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