Rising Voices: a Nablus la cucina racconta



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Il progetto “I racconti culinari di Nablus” ha ricevuto una sovvenzione da parte di Rising Voices. Ecco di seguito una descrizione di questa iniziativa.

Nel cuore della città vecchia di Nablus [it], in Palestina, è stato inaugurato lo scorso autunno il centro per donne Bait al Karama [en, come i link successivi eccetto ove diversamente indicato]. L'apertura di questo centro è frutto del partenariato tra Fatima Kadoumy, rappresentante di un'associazione locale per donne, e l'artista visiva Beatrice Catanzaro. Il centro offre alle donne che vivono in questa zona delle opportunità di tipo artistico e culturale. Tuttavia, lo scopo principale del centro è di offrire delle opportunità nel campo della ristorazione a vocazione sociale. Uno degli elementi più importanti comporta la creazione di una scuola di cucina per turisti, che assumerà delle donne locali come chef e insegnanti.

La ragione per la quale la cucina ha un ruolo centrale è che gran parte della quotidianità dei palestinesi ruota attorno al cibo, che aiuta per questo a stabilire dei legami tra le persone. Beatrice Catanzaro ha scritto nella candidatura alla sovvenzione: “La convivialità rappresenta un elemento fondamentale nella vita delle donne palestinesi, e nell'insieme della vita sociale, anche durante bombardamenti e coprifuoco.” Molte delle donne che svolgono un'attività al centro hanno vissuto in prima persona la realtà dell'occupazione, incluse le difficoltà economiche e personali che questa comporta. Alcune delle donne sono vedove, vittime di violenza domestica, o sole perché i mariti sono in prigione. Ma grazie alla cooperazione con Bait al Karama, queste donne possono partecipare in modo più completo alla creazione di un nuovo futuro per se stesse e per le loro famiglie.

Con il pretesto del cibo, il progetto cerca di insegnare alle donne locali a usare i citizen media per documentare e registrare delle storie personali e famigliari sulle origini e le tradizioni della cucina locale. Queste storie rappresenteranno un'importante finestra per capire meglio le vite di queste donne e delle loro famiglie attraverso le loro parole. I racconti e le immagini saranno interamente integrati nel blog di Bait al Karama. Beatrice aggiunge: “Le donne ricorderanno memorie personali e famigliari, dipingendo così una cultura e una tradizione lontane anni luce dallo stereotipo di un paese in guerra.”

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