Russia: netizen discutono le frodi elettorali e il futuro del Paese

Tra le numerose discussioni sul dopo elezioni in Russia non mancano certo commenti venati di una sottile ironia, come quelli di Mark Adomanis nel suo blog su Forbes [en, come i link successivi eccetto ove diversamente indicato], The Russia Hand:

Che Vladimir Vladimirovič Putin abbia vinto le elezioni diventando il “nuovo” presidente russo, è di certo uno degli sviluppi più inaspettati degli ultimi sette mesi. […]

Con lo stesso tono, Craig Pirrong scrive nel suo blog Streetwise Professor:

Lo Zar Vlad il Lacrimoso ha riconquistato la Presidenza in Russia. Un risultato tutt'altro che inaspettato (anche se ad un certo punto era stata messa in dubbio la sua vittoria sin dal primo turno). […]

Nel blog East of Center Katherine Brooks sceglie invece un approccio più serio e diretto:

Le Presidenziali russe del 4 marzo sono state accompagnate da numerose accuse relative a comportamenti irregolari nei seggi elettorali. Nonostante i 30.000 osservatori volontari opportunamente addestrati e l'installazione di telecamere in più di 90.000 seggi in tutto il Paese, a mezzogiorno la Lega degli elettori russi aveva già denunciato circa 1000 episodi fraudolenti, che sono diventati 3000 alla fine della giornata. In particolare, molti denuncie si riferivano al cosiddetto “voto carosello”, ovvero gruppi di elettori che venivano trasportati da un seggio all'altro e votavano quindi più volte. […]

Qualunque approccio si scelga per discutere l'elezione del 4 marzo, è impossibile non soffermarsi sulle accuse di frode elettorale e sulle loro implicazioni per il futuro di Putin e dei cittadini russi.

Adomanis, nel post menzionato sopra, scrive:

[…] Valutare l'entità della frode elettorale non ha valore solo in quanto interessante esercizio accademico, ma aiuta nella previsione di come sarà il terzo mandato di Putin. Delle elezioni senza spudorate e assurde irregolarità (come ad esempio risultati ufficiali in palese contraddizione con exit poll e sondaggi pre-elettorali) avrebbe fatto pensare a un Putin umiliato che, assieme alla sua squadra, riconosce il bisogno di riconciliazione e cambiamento, tanto invocati dalle numerose proteste delle settimane precedenti al voto. Al contrario, un'elezione così apertamente manipolata dà l'idea – ben più cupa – di un Putin non tanto umiliato quanto infurato, poichè la sua autorità è stata messa in discussione. […]

Dopo una carrellata sulle considerazioni dei media occidentali riguardo le accuse di brogli elettorali, Adomanis trae le seguenti conclusioni:

Quindi, sfortunatamente, quello che queste Presidenziali fanno presagire è un Cremlino determinato a mantenere il potere, e che a questo scopo non esiterà ad utilizzare una delle stupefacenti armi a sua disposizione (e magari tutte, qualora fosse necessario). Sicuramente le cose peggioreranno prima di migliorare, e l'opposizione a Putin si farà più estremista e cattiva.

In una replica al post citato sopra, Pirrong scrive:

[…] L'elemento chiave per fare una previsione a breve e lungo termine è capire se i russi – e in particolare l'élite – siano convinti del successo netto di Putin (conquistato con più del 60% dei voti, a quanto egli stesso sostiene), o se invece sospettino che la vittoria sia stata molto meno eclatante, con un esiguo scarto rispetto agli altri candidati, successivamente gonfiato tramite l'inganno. Più saranno le persone convinte che Putin abba dovuto ricorrere alla frode per fabbricare i risultati elettorali, maggiore sarà la vulnerabilità del neopresidente. Al contrario, se l'ampio margine con cui ha sconfitto i suoi avversari venisse riconosciuto e accettato dalla maggioranza degli elettori, la sua posizione si ne uscirebbe rafforzata, almeno a breve termine. […]

Le recenti Presidenziali in un seggio di San Pietroburgo. foto di YURY GOLDENSHTEYN, copyright © Demotix (4/03/12).

Yuri Mamchur di Russia Blog accenna al patromonio investito dallo Stato nei provvedimenti webvybory2012.ru [ru] a garanzia della trasparenza del processo elettorale:

[…] A detta degli osservatori internazionali queste sono state elezioni oneste e trasparenti; le procedure elettorali nell'89% dei seggi sono state impeccabili, mentre nel 19% sono state riscontrate irregolarità “tecniche” di piccola entità; solo nell'1% sono state identificate “violazioni gravi”. Il mezzo milardo di dollari speso da Putin per le 130 mila telecamere web nei seggi ha certo dato i suoi frutti, visto che tutti potevano guardare le elezioni online sul sito www.webvybory2012.ru e osservare in tempo reale cosa accadeva in uno dei 90 mila seggi del paese. Certo, forse le irregolarità ci sono state davvero, ma è improbabile che abbiano influito sul risultato finale in modo significativo. […]. […]

Kyle Keeton e sua moglie Sveta, autori del blog Windows to Russia, ha passato la notte a guardare lo spoglio delle schede online grazie alle telecamere istallate nei seggi “di tutto il Paese”:

[…] Non abbiamo notato grosse differenze tra una località e l'altra, e nei prossimi giorni condividerò quello che abbiamo visto in un noioso video di un'ora. […] Le irregolarità sono state pochissime, e tutte catturate dalle telecamere che sono state sempre accese. In molti si sono dati da fare per garantire elezioni oneste, e chi dice altrimenti insulta tutti coloro che hanno fatto per ore ed ore un lavoro noisissimo….

Putin ha vinto e basta! […]

Anatolyj Karlin di Sublime Oblivion ha elaborato una dettagliata analisi preliminare del “livello di frode,” basandosi sui dati elettorali disponibili in quel momento:

[…] Secondo i miei calcoli, in queste elezioni il livello di frode si colloca tra il 3% e il 4%, il che è meno di quanto avevo previsto per le elezioni della Duma (5%-7%), ma ancora troppo alto in rapporto ai livelli accettabili nazionali. La ripartizione delle frodi sul territorio è cambiata drasticamente: Mosca questa volta appare pulita (in forte contrasto con il voto del 2011 e del 2009). Tuttavia, ho rilevato solo miglioramenti insignificanti- se non nulli – per quanto riguarda le repubbliche con minoranze etniche, dove si è concentrata la parte più significativa delle falsificazioni. […]

Andy Young di Siberian Light paragona queste elezioni alle Parlamentari del dicembre 2011:

[…] Dopo la débacle del voto per la Duma, speravo che le Presidenziali sarebbero state un po’ più oneste, e che l'aumento dei controlli (nientemeno che via webcam) potessero scoraggiare i brogli a cui avevamo assistito in passato. Purtroppo invece non ho notato alcun cambiamento di rilievo, e le elezioni russe sono lungi dal potersi definire irreprensibili. […]

Seguono alcune considerazioni sul futuro dell'opposizione russa:

La vera minaccia per l'aura di invincibilità [di Putin] non è il risultato delle elezioni, ma un'opposizione irrobustita.
[…]

Uno dei motivi principali per cui Putin ha avuto vita facile nell'ultimo decennio è stata l'assenza dell'opposizione. E quest'anno è stato lo stesso, almeno per quanto riguarda i candidati. […]

[…]

Credo che le proteste si spegneranno rapidamente dopo le elezioni, ma ciò nulla toglie al loro valore in quanto prime manifestazioni di un movimento di opposizione veramente efficace, che da qui a sei anni avrà sicuramente preso piede in Russia. Non ho idea di come sarà questa opposizione, se si affiancherà a quella attuale o vedrà l'affrmarsi di nuovi gruppi. Sono proprio curioso di vedere come andrà a finire.

Anche Mark Galeotti di In Moscow's Shadows si interroga su cosa accadrà in futuro:

[…] Mi domando se questo movimento di opposizione, che al momento è prevalentemente negativo, riuscirà a trovare coerenza attorno a un programma positivo fatto di leader e di riforme, mettendosi quindi nelle condizioni di creare una vera macchina politica e promuovere una campagna nazionale; Mi chiedo inoltre se Putin userà la mano pesante (prendendo almeno alcuni provvedimenti contro i media ‘sleali’). Insomma, visto che il nuovo Presidente ha promesso esplicitamente e non di investire nei programmi sociali, nella diversificazione economica e nella modernizzazione dell'esercito (promesse che non potranno essere tutte mantenute) resta da vedere, a questo punto, chi sarà lasciato a bocca asciutta e perché.

Galeotti paragona i cambiamenti che si stanno verificando in Russia ai “movimenti delle placche continentali”:

[…] Osservarle mentre si muovono offre raramente grandi emozioni. Credo che lo stesso valga per queste elezioni. Si stanno verificando grandi mutamenti, ma non necessariamente in tempi brevi (come vorrebbero in molti) o in modo spettacolare. […]

Brian Whitmore di The Power Vertical (Radio Free Europe/Radio Liberty) riprende la metafora di Galeotti, sottolineando, tra le altre cose, il ruole di internet nella Russia contemporanea:

[…] Grazie a una diffusione più ampia e capillare di internet, la Russia conosce ora la sua prima generazione unita “orizzontalmente”.

Le generazioni precedenti erano unite esclusivamente in senso verticale, tramite la Chiesa ortodossa, il Komsomol o in tempi più recenti, per mezzo di gruppi giovanili come Nashi.

Ma ora, grazie a Twitter, Facebook, Vkontakte, LiveJournal e YouTube, i russi che la pensano allo stesso modo sono in grado di comunicare tra di loro, da Kaliningrad a Vladivostok; possono organizzarsi, indipendentemente dal regime e molto spesso contro quest'ultimo.

Il processo di trasformazione è ancora agli inizi, ma senza dubbio in futuro questo Potere orizzontale darà del filo da torcere al Potere verticale di Vladimir Putin. […]

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