Ungheria: “Abbiamo eletto Orbàn, non Goldman Sachs”

In seguito alle numerose proteste e manifestazioni organizzate da movimenti cittadini e dai partiti di opposizione contro le politiche del governo, guidato dalla coalizione di centro-destra Fidesz-KDNP (Unione Civica Ungherese- Partito Popolare Cristaino Democratico) [it], sabato 21 gennaio gi sostenitori di quest'ultimo hanno tenuto una manifestazione che ha preso il nome di “Marcia della Pace”.

Secondo il comunicato [hu] rilasciato dal Ministro degli Interni, sono state circa 400.000 le persone che hanno esplicitato il sostegno al governo, aderendo alla manifestazione allegra e pacifica.

‘We are the Hungarian people and we stand for Orbán's government!'. Photo by Redjade, used with permission.

‘Noi siamo ungheresi e sosteniamo il governo Orbán!'. Foto di Redjade, riprodotta dietro autorizzazione.

Coloro che credevano che la coalizione  Fidesz-KDNP avesse perso il consenso dei cittadini, stando ai fatti e all’ampia copertura mediatica – soprattutto straniera  [en] – delle proteste nella capitale Budapest, hanno dovuto ricredersi in quanto il governo eletto nel 2010  (che detiene i due terzi della maggioranza in Parlamento) gode ancora del sostegno di molti. Fidelitas, una formazione giovanile del partito del Fidesz, ha condiviso online alcune foto panoramiche della Marcia [hu].

Il corteo è partito da Piazza degli Eroi [it] e si è concluso a Piazza Kossuth [en], nei pressi del Parlamento, dove sono stati tenuti diversi comizi. I promotori dell'iniziativa sono stati Zsolt Bayer, opinionista del quotidiano conservatore Magyar Hirlap,  Gábor Széles, un facoltoso imprenditore e proprietario del Magyar Hirlap e András Bencsik, capo-redattore del Magyar Demokrata [hu], un altro quotidiano conservatore del Paese.

Il blog Mandiner, che com'è noto è maggiormente orientato a destra, recentemente ha criticato aspramente l'attuale governo e il blogger Dobray, che ha preso parte alla marcia, ha espresso diversi dubbi su questa iniziativa [hu]:

[…] La marcia è riuscita meglio di quello che credevo: la folla di 400.000 persone (probabilmente molto meno: le statistiche della protesta [la gara a quale manifestazione registra più partecipanti] sono state fornite da Bencsik in Piazza Kossuth quando – riferendosi ad un servizio televisivo – ha detto che in piazza c'erano un milione di persone, un dato evidentemente falso) ha percorso il suo tragitto in maniera tranquilla senza che siano stati registrati episodi negativi. Il minimalismo puritano è andato a braccetto con la noia meglio conosciuta delle prime manifestazioni – prive di qualsiasi novità – organizzate dalla sinistra. Ma è difficile polemizzare su questo. E il fatto che ci fossero delle bandiere col simbolo dell'Arpad (simbolo dell'estrema destra) non colpisce più di tanto, siamo abituati a questo, non causano alcun problema. Inizieremo a preoccuparci di alcuni manifestanti con le bandiere di Arpad partecipanti ad una manifestazione di centinaia di migliaia di persone se quelli di sinistra cacciano dalle loro fila i compagni che sfilano con le magliette dell'Urss e del Che. […]

Ciò che meglio descrive la complessa situazione ungherese è la forte opposizione dei sostenitori del governo ai negoziati e ai futuri accordi sul salvataggio del Paese ad opera dell'Ue e del FMI mentre l'opposizione sarebbe favorevole al raggiungimento di un accordo nel più breve tempo possibile, al fine di rafforzare l'ormai instabile economia ungherese.

Pro-government protesters criticized EU/ECB/IMF for pressure on the government to take more bailout loans. Photo by Redjade, used with permission.

Manifestanti sostenitori del governo protestano contro UE/FMI/BCE per le pressioni ad accettare maggiori prestiti per il salvataggio. Foto di Redjade, ripresa dietro autorizzazione.

Molti manifestanti sono giunti da fuori la capitale. Il blog della città di Ócsa riporta [hu] le loro motivazioni sull'importanza di partecipare alla  marcia:

Le persone sono partite da ogni angolo del Paese per mostrare la loro solidarietà al governo eletto con una maggioranza dei due terzi, al suo leader Viktor Orbán e atutti coloro che sono stati attaccati negli ultimi giorni. Le manifestazioni nascono a sostegno della sovranità dell'Ungheria e sono fedeli alle conquiste della democrazia, non possono accettare che i politici stranieri, gli uomini d'affari o le banche vogliano gestire le loro vite. […]

Véleményvezér mette in evidenza [hu] che la maggior parte dei manifestanti fossero anziani:

[…] Mi ha colpito molto il fatto che la maggior parte deimanifestanti avesse 50 anni o anche più. Sono gli unici i cui risparmi pensionistici privati non sono toccati, quasi nessuno di loro è intestatario di un prestito emesso con valuta straniera e il governo ha esplicitamente provato a sostenerli attraverso misure come la rivalutazione una tantum dell'8% della pensione o l'istituzione di un impiego sicuro per persone anziane. […]

'We voted for Orbán and not for Goldman Sachs'. Photo by Redjade, used with permission.

'Abbiamo votato per Orbán non per Goldman Sachs'. Foto di Redjade, riprodotta dietro autorizzazione.

Dobray allude alle voci sui manifestanti pagati e ai viaggi organizzati secondo le accuse mosse dai membri dell'opposizione:

[…] Quindi adesso siamo pari, ora tutti hanno portato davvero i politici in piazza. Ed è divertente notare che ad ogni manifestazione quelli del colore opposto a quello dei manifestanti che scendono in piazza sperimentano ogni mezzo per screditare l'evento organizzato dagli altri e cercano di trovare coloro a cui è stato pagato il viaggio, coloro che sono stati pagati per venire, quelli che sono stati imbrogliati, etc. Ognuno è generoso quando si tratta della propria manifestazione, ma se si tratta di quella di altri, si diventa meschini e sospettosi. L'erba del vicino è sempre meno verde. Inoltre sarei stato felice se la Marcia della Pace non fosse tra gli ultimi argomenti del governo del Fidesz, il che gli permette di mettere a tacere tutte le opinioni contrarie. […]

Zoltán Ruzsbaczky del blog Mos Maiorum ha pubblicato un guest post [hu] sul Konzervatórium blog, sottolineando che l'elevato numero dei manifestanti a favore del governo potrebbe essere un segno di una nuova era per la democrazia in Ungheria, con molte persone che non temono di esprimere pubblicamente la loro opinione:

[…] Naturalmente questo richiede che esista un governo che metta in pratica questa fiducia, che si muova agevolmente nelle acque della politica internazionale e che con la sua politica economica avvii l'Ungheria sul sentiero della crescita. A parte questo, non si può prescindere da quelle masse di persone che continuano ad opporsi alle politiche del governo. Passerà del tempo prima di conoscere quali saranno gli effetti di lungo periodo – sempre che ce ne saranno – di questa marcia.

 

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