Cambogia: pessime le condizioni di lavoro nel settore tessile

L'Asia Floor Wage Alliance ha organizzato in Cambogia il primo Tribunale Popolare [en, come gli altri link eccetto ove diversamente indicato] per la Difesa del Salario Minimo e di Condizioni di Lavoro Dignitose nel settore tessile, la cui commissione si è riunita a Phnom Pehn durante la seconda settimana di febbraio.

Il tessile in Cambogia rappresenta il 90 per cento delle esportazioni. Nonostante il peso che questo settore riveste nell'economia del Paese, la retribuzione dei suoi lavoratori ammonta alla metà di quello che servirebbe a garantire loro e alle loro famiglie una vita dignitosa, e il salario minimo previsto dalla legge è il più basso di tutta la regione del Mekong.

Uno dei principali argomenti affrontati sono state le cattive condizioni di lavoro nelle fabbriche, che hanno determinato numerosi episodi di svenimento:

A preoccupare l'industria tessile e i suoi lavoratori è anche il fenomeno degli svenimenti di massa. Il Libero Sindacato dei Lavoratori ha riportato 2300 casi di svenimento in cinque fabbriche cambogiane nel solo 2011… Varie sono state le conclusioni delle indagini e le dichiarazioni delle aziende circa i fattori che possono aver contribuito a tale fenomeno, ma molte hanno identificato situazioni di malnutrizione, disidratazione, basso livello di zuccheri nel sangue, avvelenamento alimentare e sovraffaticamento.

Operai della fabbrica King First in ospedale dopo la perdita dei sensi. Foto del Community Legal Education Center su Facebook.

Operai della fabbrica King First in ospedale. Foto: Community Legal Education Center.

Joel Preston elenca i principali clienti a livello internazionale della King First:

Nello stesso anno la King First Industrial ha confermato che la lista dei suoi principali clienti comprende:

“Wal-Mart, Target, Reebok, JC Penny, Urban Outfitters, Simply Vera, Abercrombie & Fitch, Anthropology, Cold Water Creek, Chico's, Catherines, Express, Federated/May Department Store, P.V.H, Hollister, Ruehl, L&T, Cato, George, Bisou Bisou, Greendog, Lane Bryant, Alfant, Charter Club, Metro 7, East 5th and American Rag.”

Nonostante gli enormi profitti di cui godono le fabbriche tessili in Cambogia, così come le società affiliate e i loro clienti internazionali, la King First Industrial Co. Ltd sembra non essere in grado di tutelare la salute e la sicurezza dei suoi dipendenti nell'ambiente di lavoro. La mancanza di misure di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori è strettamente legata ai miseri compensi che questi lavoratori ricevono.

Come documentato dal Community Legal Education Center (Centro Comunitario Legale Educativo) attraverso alcune foto pubblicate su Facebook, casi di svenimento si sono anche verificati in fabbriche di proprietà della Hung Wah (Cambodia) Garment Mfg. e della Huey Chuen. La Fair Labor Association (Associazione per il Lavoro Equo), attraverso le sue indagini sugli episodi verificatisi alla Huey Chuen, ha riscontrato che gli operai erano obbligati a coprire turni di molte ore:

Sia la direzione che il lavoratori affermano che per il periodo compreso tra il 27 marzo e il 9 aprile gli operai hanno effettuato 4 ore di lavoro straordinario nei giorni feriali come pure nelle giornate del 25 marzo, 1 aprile e 8 aprile. I lavoratori del secondo piano dichiarano di essersi sentiti in dovere di lavorare tutta la notte, dalle 7 del venerdì mattina alle 7 dal sabato mattina. Affermano anche di aver lavorato domenica 27 e il 3 aprile. I lavoratori del primo e del quinto piano non hanno lavorato durante la notte, ma hanno affettuato 4 ore di lavoro straordinario sia nei giorni feriali che in quelli festivi.

LTO Cambodia pensa che gli svenimenti di massa possano essere un caso di isterismo di massa:

In mancanza di un termine più preciso, si tratta di un fenomeno di ‘isterismo di massa’, ma nel definirli tali non intendo sminuirne il significato. Questi lavoratori sono per la maggior parte donne giovani e povere, spesso provenienti da zone rurali, che si ritrovano a lavorare, spinte dalla famiglia, in condizioni disagiate, in ambienti squallidi e soffocanti, con la nostalgia di casa. I turni sono lunghi e i compiti ripetitivi, sotto la pressione di rigidi supervisori. Tutto per un salario misero, in media tra i 55 e i 61 dollari al mese.

Campagna per migliorare le condizioni dei lavoratori tessili. Foto di Abiti Puliti.

Campagna per migliorare le condizioni dei lavoratori tessili.

A parte il problema degli svenimenti, il tribunale spera di affrontare le rimostranze sollevate da duecentomila lavoratori del tessile in Cambogia, che si misero in sciopero lo scorso anno. Questi gli obiettivi stabiliti dal tribunale:

- Stabilire degli standard di lavoro dignitoso nel settore tessile globale, in particolare per la categoria delle donne, includendo la questione del prezzo equo per i produttori.
– Presentare l'impatto del genere (uomo/donna) come fattore nel determinare la politica economica della catena di distribuzione globale.
– Fornire ai lavoratori gli strumenti per organizzarsi in collettività con potere contrattuale all'interno della catena di distribuzione globale e contribuire al rafforzamento dei movimenti di base.
– Favorire il miglioramento delle condizioni dei lavoratori, in particolare delle donne, nella catena di distribuzione globale del settore tessile.

È stata anche lanciata una petizione (ora chiusa)  per esortare la catena di abbigliamento H&M ad essere presente all'evento:

Quando nel 2010 e 2011 il prezzo del cotone come materia prima salì, H&M decise che ne avrebbe assorbito la differenza affinchè non ne risentissero i suoi clienti. Sfortunatamente il favore non è stato esteso ai fornitori, ai lavoratori delle fabbriche di abbigliamento in Cambogia, il 90 per cento dei quali sono donne.

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