Lingue: su Twitter si parla Quechua

Mettiamo che abbiate sempre voluto imparare il Quechua [it], una lingua indigena parlata nella regione andina del Sud America, ma non abbiate mai avuto il tempo di prendere delle vere lezioni. Ora un nuovo progetto, chiamato Hablemos Quechua (Parliamo quechua) ha sviluppato una modalità di fornire lezioni giornaliere attraverso una serie di post automatici su Twitter che aiutino a sviluppare il vocabolario dello studente interessato.

Il progetto si definisce un “esperimento tecno-socio-culturale per ristabilire connessioni”, ed è stato sviluppato presso Escuela Lab [es, come i link successivi],  un “hackspace” con sede a Lima in Perù. Della squadra fanno parte Kiko Mayorga, il programmatore Mariano Crowe, e Irma Alvarez Ccoscco, poetessa quechua e traduttrice dell'associazione Runasimipi. Il risultato di questa collaborazione è l'account di Twitter (@hablemosquechua), che attualmente registra 1700 contatti. Il programma attinge da un database di parole in spagnolo e dei loro equivalenti in quechua e fornisce corrispondenti tra i due vocabolari:

La parola in quechua per "fiore" può essere t'ika

Non mancano anche piccoli quiz in cui si chiede agli studenti di ricordare le lezioni precedenti:

Ricordi cosa significa t'ika?

La lingua quechua ha vari dialetti ed è differente di regione in regione, producendo variazioni rispetto alle parole e all'ortografia. Questo aspetto è ampiamente tenuto in considerazione nel progetto, in cui ci si scusa di aver usato il quechua parlato nella regione peruviana di Cusco-Collao come dialetto. E’ la ragione principale per cui nei post viene usata la dicitura “la parola in quechua per “fiore” può essere “t'ika,” come modo di riconoscere che possono esistere anche altre parole per dire fiore.

Questa è una delle sfide che il progetto cercherà di affrontare nei mesi futuri, insieme alla ricerca fondi per sviluppare ulteriormente il programma. Si spera di poter includere le differenze tra i dialetti regionali, e di rendere l'account molto più interattivo e reattivo alle risposte  dei ‘follower’. Il programma è promtettente anche per altre comunità linguistiche che potrebbero ricorrere a Twitter per fornire brevi e veloci nozioni di vocabolario agli studenti di linguaggi sotto-rappresentati.

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