Spagna: brutale repressione contro i giornalisti durante la “Marcia Laica”

La dura risposta della polizia [es, come gli altri link eccetto ove diversamente indicato] alle marce di protesta a Madrid, partite già all'inizio del mese e che hanno raggiunto il loro apice con l’arresto del giornalista Gorka Ramos (poi rilasciato), ha portato a una sproporzionata persecuzione di giornalisti e reporter che informavano sulle manifestazioni. La repressione è iniziata durante la “marcia laica” del 17 Agosto, indetta alla vigilia della recente visita del Pontefice in Spagna. Ma, cosa si intende per “Marcia Laica”? Francisco Blanco Prieto lo spiega così nel suo blog:

No es una manifestación anti-Dios, ni anti-Papa, ni anti-Rouco, ni anti-religión, ni anti-cristiana. Es una marcha en defensa de la Constitución que consagra un Estado laico, liberado de subvenciones, injerencias, servidumbres, condenas y bendiciones de toda doctrina, sea ésta cual fuere.

Non è una manifestazione anti-Dio, anti-Papa, anti-Rouco [Arcivescovo di Madrid], anti-religione o anti-Cristiana. E’ una marcia in difesa della Costituzione su cui si fonda uno Stato Laico, libero da sovvenzioni, interferenze, sottomissioni, condanne o benedizioni da qualsivoglia dottrina.

Tuttavia, questa protesta è stata giudicata come atto di “intolleranza” e  un atto di provocazione. Con questi precedenti, era quasi logico aspettarsi qualche tipo di scontro tra i gruppi a favore della marcia laica e i partecipanti alla Giornata Mondiale della Gioventù 2011, contemporaneamente presenti nell'area circostante la Puerta del Sol. La manifestazione alla fine si è conclusa con la reazione violenta della polizia contro qualcosa come 4-8.000 dimostranti. Nonostante tutto ciò, quello che non ci si aspettava sono state le misure prese dalla polizia contro i giornalisti incaricati di seguire quegli eventi.
Pau Llop di Bottup, un sito di citizen journalism spagnolo, ci racconta della strategia violenta impiegata dalla polizia per mettere a tacere i giornalisti e altri testimoni della repressione a spese dei cittadini in un articolo intitolato: “Ahora te vamos a pegar sin que te vean, ‘periolisto'” (“Adesso ti pestiamo e nessuno vedrà nulla, infame di un giornalista”):

“Te duele, ¿eh?, ahora sí que te vas a enterar…” Me hacen mucho daño. Me estampan la cabeza contra la puerta de la furgona, con las manos atrás.

“Ya os decía yo que iba a ganar la porra”

“Si te decimos que te pongas a la pata coja, te pones, entendido”

Tanto el titular de este artículo como las frases que lo empiezan son palabras recogidas por dos de los periodistas agredidos ayer por agentes de la Unidad de Intervención Policial (antidisturbios) en el centro de Madrid, a escasos metros de la Puerta del Sol y en el recorrido de la manifestación laica -legal y autorizada por la Delegación del Gobierno- contra los gastos de dinero público ocasionados por la visita hoy del Papa de Roma a la capital española para presidir la Jornada Mundial de la Juventud.

“Fa male, eh? Non hai visto niente ancora…” Mi fecero molto male sbattendomi la testa contro la porta del furgone, avevo le mani legate dietro la schiena.

“Ti avevo detto che sarei stato più veloce io.”

“Se noi ti diciamo di saltare, tu salti. Capito?”

Sia il titolo di questo articolo che il dialogo che lo apre, sono parole riportate dai due giornalisti che sono stati aggrediti dagli agenti dell’ Unità Interventisti (polizia antisommossa) nel centro di Madrid, a pochi metri dalla Puerta del Sol, lungo il percorso della manifestazione laica — nella totale legalità e autorizzato dal Governo — contro il finanziamento pubblico alla visita del Papa in arrivo da Roma per la Giornata Mondiale della Gioventù 2011.

Nel video seguente, datato 4 Agosto, è possibile rendersi conto della gravità degli scontri verificatisi tra polizia e dimostranti, compresi i giornalisti:

Su internet stanno anche circolando le storie raccontate da alcuni dei giornalisti aggrediti e trattenuti dalla polizia, come ad esempio il racconto di Jonás Candalija dopo che era stato rilasciato, e Lidia Ucher, una giornalista che tutti hanno visto ricevere le percosse della polizia. Questo video diffuso dall'utente Youtube cattura l'istante in cui la reporter viene portata via dalla polizia:

 

 

Questo secondo video caricato dall'utente mostra la polizia di pattuglia per le strade di Madrid a caccia di manifestanti e le misure aggressve adottate contro coloro che essi ritengono aver preso parte alla protesta, nonché verso chi racconta gli eventi:

 

Sul sito del giornale Periodismo Humano (Humane Journalism), si può leggere una nota relativa al video precedente, corredata dai commenti del giornalista che è stato colpito per aver fotografato l'aggressione della polizia contro una giovane ragazza che stava semplicemente camminando per strada. Alla luce di questi eventi, già alcuni hanno cominciato a richiedere le generalità (TIP) dei poliziotti e degli agenti antisommossa. Nell'articolo del link precedente si trova anche una petizione ad Antonio Camacho, Ministro dell'Interno del governo spagnolo.

L'utente di Youtube ha caricato vari video: uno di questi mostra gli scambi verbali tra i partecipanti alla marcia laica e i Papa Boys, e in un altro si vede la polizia in azione.

 

 

 

 

Solo nel mese di agosto sei giornalisti hanno denunciato le aggressioni della polizia [es], e nonostante il governo assicuri che la condotta degli agenti sia dettata da “prudenza e determinazione,” non ci sono segni che tutto ciò porti un miglioramento nell'immediato.

Le foto del titolo sono di pollobarba, riprese da Flickr con licenza Creative Commons BY-NC-ND 2.0.

 

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