Slovacchia: la popolazione contro il censimento

Il Governo slovacco si sta adoperando per evitare che gli uffici statali si rivolgano ai cittadini per chiedere loro informazioni già disponibili e archiviate presso altri uffici pubblici. Tuttavia, nonostante gli sforzi, l’Ufficio Statistico della Repubblica Slovacca [en] non è riuscito a seguire l’esempio del Censimento 2010 della popolazione svizzera [en] (che aveva utilizzato “dati già presenti negli archivi”), e si è ritrovato a dover raccogliere quante più informazioni possibile attraverso il Censimento Popolazione e Abitazioni 2011 [en], tenutosi nel Paese lo scorso 21 maggio.

In aggiunta a tutto ciò, la riluttanza della popolazione a completare integralmente i moduli, unita all'alto costo stimato per lo svolgimento della consultazione (più di 5 euro a cittadino), ha portato diversi blogger a condividere alcuni escamotage per inserire informazioni fuorvianti [en] nel censimento.

Sono così apparse raccomandazioni in blog e articoli per consigliare [sk, come i link successivi tranne ove diversamente segnalato] la popolazione a non divulgare informazioni troppo personali, perché persino “organizzazioni con budget più alti vengono smascherate su Wikileaks” e, inoltre, per essere identificati basta “una combinazione di data di nascita, sesso e luogo di residenza“.

La situazione si è fatta più seria quando, insieme alla modulistica, la popolazione ha ricevuto un codice personale di identificazione progettato dall'Ufficio Statistico, il cui scopo dichiarato era evitare di conteggiare le stesse persone due volte, sia per l'invio dei moduli in forma cartacea che online. In seguito, si è scoperto che una lista di cittadini e dei loro codici era già disponibile ai somministratori incaricati di ritirare i moduli completati.

Alcune persone hanno deciso di scambiare i propri codici personali con altre per evitare di essere identificate con troppa facilità, ma l'Ufficio preposto ha bollato questo comportamento come illegale, insistendo sul fatto che i dati del censimento rimarrano [en] anonimi.

Un blogger che usa uno pseudonimo, il cui contatto è disponibile sul sito del quotidiano slovacco SME, ha scritto:

Sto lavorando come rilevatore per il Censimento… Durante il periodo di formazione, il sindaco della nostra città ha dichiarato che grazie ai risultati del censimento, avrebbero cercato di individuare gli evasori fiscali…

In un commento a un altro articolo del quotidiano SME, l'utente prášil ha scritto:

Ieri, una somministratrice del censimento ha portato la modulistica senza il codice di indentificazione. Alla domanda su dove si trovassero questi codici, la ragazza ha risposto che erano all'ufficio comunale e, una volta raccolti tutti i moduli cartacei, vi sarebbero stati incollati sopra.

Di seguito vi proponiamo uno scherzo da fare agi addetti al censimento che ha avuto molto successo su siti e blog, incluso quello di Eprakone:

Censimento Fai-da-te:

1. la mattina recarsi al supermercato;

2. nel reparto frutta e verdura stampare il codice relativo all'acquisto, per esempio, di banane (io ho stampato quello dei pomodori);

3. incollare il codice sul modulo del Censimento;

4. restituire il modello al funzionario preposto alla raccolta.

Questa procedura vi garantirà l'anonimato.

Forse, all'Ufficio Statistico, si domanderanno il perchè in Slovacchia vivano così tante banane e pomodori, ma anche perchè così tante zucche amministrino il Paese.

Una delle più gravi lacune della legge sul censimento sta nel fatto che non sono previste sanzioni. Per questo motivo, alcuni hanno deciso di scambiarsi il codice identificativo, altri non hanno allegato il codice personale ai loro moduli cartacei (creando, in questo modo, lavoro extra per i funzionari atti alla raccolta dati, tenuti a compilare da soli, manualmente, i dati mancanti), e infine, alcuni si sono persino rifiutati di riempire alcuni campi di domande, se non, addirittura, consegnando moduli in bianco.

Alcune persone non hanno permesso ai somministratori di entrare in casa loro. Per questo motivo, solo nella capitale, più di 100 incaricati al censimento hanno rinunciato a portare a termine il proprio lavoro.

Sesquideus, come molti altri, ha scritto sul blog del quotidiano SME:

Ho fornito solo informazioni che avrebbero comunque potuto scoprire facilmente. Il resto delle mie risposte è completamente senza senso ma attendibile e difficilmente verificabile. Tanto per renderli felici.

maro_ba:

Non sono venuti da me. E anche se l'avessero fatto, non li avrei cacciati via… avrei semplicemente risposto: Grazie, ma non sono interessato.

charon:

Compilare cinque moduli mi ha preso più o meno cinque minuti…

martin33_again (in risposta):

Cacciare a calci i somministratori mi ha preso più o meno un minuto…

madimiel:

Tutto questo chiasso per poche domande anche banali…

zvejkal (in risposta):

[…] Domande inutili e 30 milioni in fumo.

Quando la madre di qualcuno morirà in ospedale perché mancano 2000 euro, allora forse la gente capirà [lo spreco].

Polyno:

Alcuni, sentendosi soddisfatti per aver nascosto i loro dati e informazioni private [all'Ufficio Statistico], un momento dopo li mettono a disposizione sul loro profilo Facebook, senza dimenticarsi di aggiungere foto di famiglia o delle vacanze, insieme a informazioni varie su dove si recheranno in vacanza il prossimo anno…

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