Argentina: proteste nel principale ospedale psichiatrico di Buenos Aires

L'11 giugno scorso, nei giardini dell'ospedale psichiatrico Borda [en] a Barracas, un quartiere della zona sud di Buenos Aires, si è svolto un festival musicale un po’ particolare.

L'evento, organizzato da una serie di associazioni che lavorano con i pazienti dell'ospedale (tra queste la radio La Colifata [en] che ha la sua sede nel Borda, la sezione 17 dell'ospedale e l'associazione di difesa dei pazienti psichiatrici Cooperanza [es, come per tutti gli altri link eccetto ove diversamente indicato]), aveva come scopo principale quello di raccogliere indumenti per i pazienti e gli internati, dato che da metà aprile è stato tagliato il rifornimento di gas all'ospedale. [en]

Il blog Oniriciclos ha diffuso la convocatoria, in cui viene riassunto lo scopo dell'evento:

A raíz de la falta de gas (más de 50 días), entre otras carencias, creemos que entre TODOS podemos hacer algo para sobrellevar la situación por la que está atravesando los internos del Hospital José T. Borda.

In seguito al taglio del gas (avvenuto 50 giorni fa) e ad altri disagi, pensiamo che ognuno di noi in questo momento difficile possa dare una mano ai pazienti dell'ospedale José T. Borda .
L'Ospedale psichiatrico Borda, foto del fotoreporter freelance Francesco Pistilli, copyright Demotix (11/10/2008)

L'Ospedale psichiatrico Borda, foto del fotoreporter freelance Francesco Pistilli, copyright Demotix (11/10/2008)

L'ospedale, che attualmente ospita circa 700 pazienti affetti da disturbi mentali, è stata uno delle istituzioni psichiatriche più grandi e importanti dell’ Argentina. Ciò nonostante, nell'aprile del 2008 il sindaco Mauricio Macri [en], ha annunciato la costruzione di dieci nuovi centri di internamento e la chiusura degli attuali centri psichiatrici.

Il progetto è stato poi abbandonato e oggi l'amministrazione cittadina nega di essersi impegnata a chiudere il Borda, come racconta Amie Tsang sul quotidiano The Argentina Independent [en]:

Il governo probabilmente ha modificato i suoi piani, in seguito alle proteste e alla reazione contraria degli ufficiali sanitari ma anche a causa dei problemi economici provocati dalla crisi. Le ragioni rimangono poco chiare.

Ciò che è certo è che il 22 aprile il personale dell'ospedale e il ministro della salute della città, Jorge Lemus, hanno firmato un patto con i sindacati del settore medico che impedisce la chiusura dell'ospedale. La situazione del Borda pare però abbia continuato a deteriorarsi negli ultimi tre anni, secondo la versione di Amie Tsang:

Sebbene i piani siano cambiati, alcuni hanno notato come negli ultimi due anni la situazione del Borda sia peggiorata. Olivera fa notare che i pazienti sono diminuiti e ha sentito dire che è aumentato il numero di quelli derivati in cliniche private dopo essere stati dimessi dal Borda.

Il blog SOS Caballito condivide il messaggio di ‘SOS’ di Norma Monardini, una dei membri del personale del Borda:

VECINOS Y AMIGOS: NUEVAMENTE LES PIDO AYUDA PARA SALVAR LOS HOSPITALES NEUROPSOQUIATRICOS. AHORA MACRI AND CO, ESTAN CONTRA EL HOSPITAL BORDA.

Vicini e amici: vi chiedo di nuovo una mano per salvare l'ospedale psichiatrico. Adesso Macri & Co hanno dichiarato guerra al Borda.

Sullo stesso tono, Protagonistas e altri blog, pubblicano la storia di Marcela Guzmán, laureata in terapia occupazionale [it] e membro del personale medico del Borda:

Hace 20 años que trabajo en el hospital Borda en el área de internación y nunca en este largo trayecto profesional me sentí tan impotente por no poder trabajar las actividades de la vida diaria (incumbencias de mi profesión) como desde el 20 de abril que cortaron el gas en el hospital. Los pacientes tienen frío, el edificio es muy grande, las salas dormitorio muy amplias, las ventanas no cierran herméticamente… Es muy dificultoso para los pacientes recibir un baño diario con agua caliente, en el Servicio donde trabajo no nos han puesto termotanque eléctrico, los pacientes se deben trasladar a un Servicio vecino…

Lavoro al Borda da 20 anni nell'area internamento e durante la mia carriera professionale non mi sono mai sentita così impotente non potendo portare a compimento le attività quotidiane (nell'ambito delle mie incombenze professionali) come mi succede dal 20 di aprile, data in cui hanno tagliato il gas in ospedale. I pazienti soffrono il freddo, l'edificio è enorme, i dormitori molto ampi e le finestre non si chiudono ermeticamente… è molto difficile che i pazienti possano ricevere la doccia calda quotidiana, nell’ unità dove lavoro non abbiamo caldaie extra e i pazienti devono essere trasferiti nelle unità vicine…
Foto dell'ospedale di Francesco Pistilli, copyright Demotix (11/10/2008)

Foto dell'ospedale di Francesco Pistilli, copyright Demotix (11/10/2008)

Il 23 maggio, la Asociación de Profesionales del Hospital Borda per protesta ha organizzato una “Marcia bianca” nel centro di Buenos Aires. Sul suo account di Twitter (@AsocProfBorda), l'associazione ha denunciato quello che considera un tentativo di chiudere il Borda:

NO AL CIERRE DEL HOSPITAL PUBLICO. CONVOCAMOS A TODA LA CIUDADANIA A ACOMPAÑARNOS EN ESTA LUCHA CONTRA EL DETERIORO DE LA SALUD PUBLICA,

No alla chiusura dell'ospedale pubblico. Convochiamo tutti i cittadini ad accompagnarci nella lotta contro il deterioramento della salute pubblica.

Marcela Guzmán esige una risposta politica per affrontare la situazione che sta vivendo l'ospedale:

Por qué un ciudadano que recurre a un Hospital Público para recibir atención o que se lo ” aloje” temporariamente debe soportar semejante maltrato ? El Dr Garralda y otros funcionarios del Gobierno de la Ciudad dicen que con la Marcha Blanca, las protestas y reclamos estamos haciendo “política”.Sí , la estamos haciendo. Yo pido que la hagan ellos, que tengan políticas comprometidas para una salud igualitaria , solidaria y digna para t@dos.

Perchè un cittadino cha va all'ospedale pubblico o che viene accolto temporaneamente in ospedale deve essere maltrattato ? Il Dott. Garralda e altri membri dell'amministrazione della città dicono che con la Marcia bianca, le dimostrazioni e le proteste si sta facendo “politica”. Si, stiamo facendo politica. Chiedo che la facciano anche loro, che elaborino politiche volte a una salute uguale per tutti, solidaria e degna.

Su Twitter, si moltiplicano le reazioni e le storie sul Borda.

Maria Acatpicheu (@picheu) esprime la sua indignazione:

Es una verguenza lo q pasa el hospital Borda!!! falta de todo x favor hagan algo las autoridades!!!!

La situazione del Borda è vergognosa!!! Manca tutto, l'autorità deve intervenire !!!!
Photo by freelance photojournalist Francesco Pistilli, copyright Demotix (11/10/2008)

Foto del fotografo freelance Francesco Pistilli, copyright Demotix (11/10/2008)

Paula Siri (@Pauulasiri) esprime il suo appoggio al personale e ai pazienti dell'ospedale:

”Hospital borda, 50 dias sin gas” en grave situación, necesitan apoyo de la comunidad.SI al hosp publico gratuito y solidario.

“Ospedale Borda, 50 giorni senza gas”, una situazione terribile, c'è bisogno dell'appoggio della comunità. Si all'ospedale pubblico, gratuito e aperto a tutti.

Mariano Onega (@marianoonega) preferisce commentare l'accaduto con un tocco di humor nero:

#Macri desmintió que quiera cerrar el Hospital Borda. Sólo le cambiaría su nombre uno más cool: “The crazy house”.

Macri nega di voler chiudere l'ospedale Borda. Gli cambierà semplicemente nome e ne sceglierà uno più alla moda tipo: “The crazy house”.

Al centro del conflitto c'è la messa in atto del Piano di salute della legge 448, che è stato discusso nella relazione del 2009 e presentato da una commissione legislativa in parlamento. Secondo la relazione, il numero dei servizi nella salute pubblica (visite e pratiche terapeutiche) sono diminuite del 16% negli ultimi tre anni nella città di Buenos Aires.

Secondo Maria, nel suo blog Arte y Política, il caso del Borda esemplifica il malfunzionamento della gestione dell'attuale amministrazione:

¿Quienes són los que “más necesitan” del estado en la ciudad? ¿Qué podemos hacer para mejorar su vida, lo más rápido posible? ¿Cuáles son los saberes técnicos y las relaciones de poder políticas que harán posible llevar estos cambios a cabo? Estas son preguntas sustantivas y concretas, con respuestas sustantivas y concretas… Los que más necesitan son, por ejemplo, los enfermos del Borda, que están sin gas hace un mes.

Chi sono coloro che più hanno bisogno del servizio pubblico in città ? Che cosa possiamo fare per migliorare le loro vite il prima possibile ? Quali sono le competenze tecniche e le relazioni politiche che potrebbero rendere possibili questi cambiamenti? Queste sono domande fondamentali e concrete che richiedono risposte sostanziali e concrete… coloro che più hanno bisogno, ad esempio i malati del Borda, stanno vivendo senza gas da un mese.

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