Iraq: la “giornata della collera” porta a proteste diffuse contro la corruzione governativa

… così  afferma @ArabPeople [en, come gli altri link eccetto ove diversamente segnalato]:

Gli iracheni, ispirati dalle rivoluzioni nel mondo arabo hanno annunciato la loro giornata della collera il 25 Febbraio 2011.  La principale dimostrazione si è concentrata in piazza Tahrir a Baghdad, ma analoghe manifestazioni si sono tenute  in ogni parte del paese. @ArabPeople scrive:

#E’ appena iniziata in Iraq e sorprenderà l'intero mondo arabo. Nessuna altra rivolta è iniziata in più di 17 focolai. Questo è solo l'inizio.

La pagina  Facebook della rivoluzione irachena [ar] ha pubblicato una lista di richieste, tradotte nella loro interezza qui, che si conclude con:

DA OGGI NON ACCETTEREMO PROMESSE

- Siamo stanchi delle offerte politiche, siamo stanchi delle mielose promesse, siamo stanchi delle complicate decisioni che alcuni ufficiali utilizzano per confondere la gente.

- Le vuote promesse non soddisferanno la fame, e le offerte da quattro soldi non vestiranno  chi non può permettersi i vestiti, e gli slogan non calmeranno la sete dei bisognosi.

- Il silenzio non è più la nostra scelta e da oggi non saremo messi a tacere…

- Per quanto tempo ancora gli iracheni saranno divisi in due classi sociali, una che può permettersi di mangiare la carne e quella a cui rimangono gli scarti?!

- E quanto a lungo un gruppo ristretto di persone riceverà salari multipli, ognuno dei quali servirebbe per una tribù intera mentre gli altri non riescono a  ricavare alcunché dal benessere della loro terra natale?!

- E per quanto tempo ancora un piccolo gruppo potrà godere del calore del fuoco derivante dai fondi pubblici mentre altri stanno morendo  per via del freddo delle notti invernali?!

- E quanto tempo ancora pochi godranno dell'acqua gelata nell'afa estiva mentre altri spegneranno la loro sete con l'acqua inquinata?!

IL NOSTRO DIO CI E’ TESTIMONE. NON POTRANNO FARCI TACERE.

IQ4C pubblica la piantina delle manifestazioni a Baghdad con quest'immagine:

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e subito dopo scrive su Twitter:

Sono stanco di cercare da mangiare, è stato un buon esercizio d'espressione della mia libertà in forma pacifica, sono prima di tutto un uomo pacifico e poi un civile # iraq # iq4c # feb25

Sunshine riporta informazioni da  Mossul, dove i cugini hanno preso parte alle manifestazioni. Rilancia delle incredibili  immagini delle proteste e suggerisce un nome per l'evento:

oggi è il “venerdì della rabbia” e questa rivoluzione si chiama al nakheel, “la rivoluzione delle palme “.

E aggiunge:

La cosa migliore è che l'intenzione della gente non è creare problemi e distruggere….

Un'altra cosa che mi rende felice è che le  persone si siano unite nella  preghiera del venerdì insieme in piazza a Baghdad; sunniti e sciiti insieme hanno urlato “siamo fratelli e non venderemo questo paese”, e lo stesso è successa a Sulaymania quando curdi e arabi hanno pregato insieme…i cittadini sono uniti, è il governo che tenta di separarci ed estendere l'estremismo, ma ciò non accadrà, indipendentemente da quanto siano astuti e compassionevoli i loro progetti…

Prego per un nuovo futuro di speranza, e oggi sono fiera degli iracheni, so quanta gente meravigliosa ci sia qui e quanto gli iracheni abbiano sopportato non solo negli ultimi 7 anni ma dal momento stesso che Saddam ha preso il controllo…

Avvertimenti dalle autorità

Il primo ministro iracheno, Nouri al-Maliki, incolpa i sostenitori di Saddam e al-Qaida di avere organizzato le proteste e i leader religiosi iracheni sciiti hanno detto alla gente di non scendere in piazza. Healing Iraq commenta così (qui e qui):

Le tattiche di terrore di Maliki non funzioneranno più e servono solo a minare la sua credibilità. Gli iracheni sono stanchi del favoritismo e della corruzione.

Questa è una reazione tipica delle istituzioni religiose che vogliono vedere gli sciiti iracheni rimanere sotto il loro controllo per mantenere pieni i propri forzieri. Queste proteste contro la corruzione, che vanno estendendosi da Sulaimaniya a Basrah, sono una gigantesca minaccia per quelli che stanno intralciando la creazione di un Iraq “democratico”.

Abbas Hawazin aggiunge:

La condotta tenuta dal governo iracheno rispetto a queste manifestazioni è stata ESATTAMENTE uguale a quella usata da tutte le dittature vicine: l'ansia è nata dalla incertezza ben radicata relativa alla propria legitimità, la corsa tardiva nel fare delle promesse, il mettere in dubbio le origini e le intenzioni alla base delle proteste ricorrendo a vecchi luoghi comuni sul “lupo cattivo”…in questo momento sono fortemente contrario a questo governo.

Kassakhoon è convinto che queste manifestazioni siano  solo il principio:

Le proteste hanno anche reso chiaro che il governo è debole e spaventato dalla gente considerato che ha inviato migliaia di forze di sicurezza per isolare le strade e principalmente il ponte che conduce alla “zona verde” oramai fortificata dove sono state erette stabili e alte mura.

Nessuno degli ufficiali del governo si è permesso di presentarsi davanti ai manifestanti, hanno solo parlato dalla TV controllata dallo Stato…

E’ vero che le proteste di oggi si sono placate in strada, ma sono vive negli animi dei manifestanti. Quello a cui abbiamo assistito oggi è una piccola palla di neve che ha appena cominciato a rotolare e si ingrandirà con il tempo.

A differenza di Maliki che ha accusato i manifestanti di sostenere Saddam,  Layla Anwar, che nella blogosfera locale è la più vicina a Saddam, considera in altro modo le proteste:

Protesta del cavolo. Dov'eravate quando c'erano i carri armati? dov'eravate quando gli sciiti settari e i loro mullah vi hanno persuaso per un paio di centinaia di dollari a votare “democratico”…

Dov'eravate quando siamo scappati in massa, vivendo la vita dei cani in esilio…dov'eri quando le milizie che elogi ci hanno decimati? Dove diamine eri?

Dov'eravate quando hai lasciato un'altra troia iraniana prendere il potere per il secondo mandato e ti sei seduto e hai parlato di riconciliazione nazionale e delle urne elettorali?!

Dov'eravate mentre il fronte di resistenza iracheno stava combattendo strenuamente l'invasore DA SOLO?

Chiedere condizioni di vita migliori a burattini è IDIOZIA. Centinaia di aziende straniere stanno vivendo alle vostre spalle, portando nel paese la loro roba e lasciandovi la così chiamata “classe educata” che lavora agli alti ranghi nel nostro paese…

Allora, dov'eravate?…

Smettetela ipocriti.

L'Iraq è il mio più grande amore e voi la mia più grande delusione.

Protestate quanto vi pare, non mi unirò a voi. Sono stata una voce solitaria per gli scorsi 5 anni e ho sofferto i peggiori abusi in nome vostro. Protestate pure contro quello che vi pare.

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