Malesia: è giusto sposarsi a 14 anni?

Recentemente si è fatto un gran parlare [en, come gli altri link, eccetto ove diversamente segnalato] di un matrimonio combinato tra una ragazza di 14 anni e un insegnante di 23 anni. L'episodio ha “costituito l'occasione per rilanciare il dibattito sui matrimoni dei minori”. Ai sensi della legge Syariah della Malesia, cui sono soggetti solo i musulmani, affinché sia consentito il matrimonio a musulmani sotto i 16 anni è necessario il consenso della Corte Syariah. In questo caso specifico, la Corte aveva concesso alla coppia l'autorizzazione di sposarsi.

Glenda Larke crede che il matrimonio con un minorenne, per quanto possa essere legale, non sia diverso dalla pedofilia.

Una studentessa di 14 anni non è un adulto. Non è una donna, anche se ha iniziato il suo ciclo mestruale. È ancora una bambina. Ammira gli adulti. La sua religione e la sua cultura le dicono di obbedire loro, e soprattutto ai genitori. E’ ingenua e vulnerabile.

Un uomo di 23 anni che la sposa – un uomo colto, non un tizio analfabeta la cui società è ancora immersa nell'idea tipica del 19° secolo per cui i bambini dovrebbero lavorare a 12 anni e sposarsi a 14 – è semplicemente un pedofilo.

B.Joe è dell'idea che in questo caso né la Corte Syariah, né i genitori della ragazza abbiano fatto il loro dovere di tutori dei diritti dell'infanzia.

La parte divertente di tutta questa situazione è che il matrimonio è stato approvato dalla Corte Syariah – cosa ne è stato della tutela del minore? Perché i genitori non potevano aspettare qualche altro anno, fino a quando la minore non fosse stata in grado di decidere per se stessa?

Anche Un:dhimmi crede che quanto accaduto sia moralmente sbagliato.

Sempre più studi dimostrano che le ragazze soggette ad attività sessuale in un'età così precoce non subiscono solo danni al sistema riproduttivo, ancora in fase di sviluppo, ma anche traumi psicologici permanenti.

Tuttavia, Fyzal preferisce adottare una posizione più neutrale.

In questa situazione è stato ottenuto il consenso da parte della Corte: forse dovremmo avere fiducia nei nostri giudici Syariah, avranno preso in considerazione tutte le implicazioni, prima di concedere il consenso.

Credo che i giudici abbiano dato il permesso in base alla fiducia che riponevano in quell'uomo: lo hanno ritenuto in grado di prendersi cura della ragazza, che potrà crescere bene sotto sua tutela. Se il giudice ne avesse dubitato, non avrebbe acconsentito al matrimonio.

Pertanto credo che sulla questione dei matrimoni di ragazze musulmane sotto i 16 anni si debba lasciare che le Corti della Syariah facciano il loro lavoro, perché sono esse a sapere quando concedere o meno le autorizzazioni richieste.

Credo comunque che per affrontare questo problema sia ancora necessaria una discussione aperta tra il Governo e gli esperti della Syariah.

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