Perù: il governo espelle il religioso e ambientalista Paul McAuley

Venerdì 2 luglio, i notiziari hanno annuciato [en] che “Il religioso britannico Paul McAuley, presidente della Red ambiental loretana [es, come gli altri link eccetto ove diversamente indicato] ha ricevuto oggi da parte del Ministero dell'Interno una ingiuzione che stabilisce la fine del suo soggiorno nel nostro Paese”, come riporta il sito di Radio Oriente. Secondo il rapporto dell’intelligence di polizia, l'espulsione effettiva è basata sul fatto che “dal 2006 ad oggi, [Paul McAuley] ha preso parte attivamente a diversi eventi pubblici connotati politicamente, come la partecipazione alle menifestazioni nelle strade di Iquitos, in compagnia di gruppi di associazioni sindacali e gruppi di pressione che difendono le comunità native dell'Amazzonia”.

Foto da Global Voices

Paul McAuley in una manifestazione per la tutela ambientale a Iquitos. Foto di Juan Arellano.

“Fratello Paul”, come è comunemente conosciuto a Iquitos per il suo impegno nella difesa delle comunità indigene e dell'ambiente della foresta amazzonica, era stato minacciato tempo fa con tale provvedimento — che ovviamente viene contestato in diverse zone e specialmente a Iquitos, dove i membri delle comunità native hanno organizzato una manifestazione protesta davanti alla Corte Suprema di Loreto. Poco prima l’Organización de estudiantes indígenas de la amazonía peruana aveva annunciato la preparazione di una marcia di protesta. Anche gli Aguaruna, popolazione indigena della provincia del Datem del Marañon, hanno offerto rifugio a Paul McAuley nel loro territorio.

Tuttavia diversi portavoce ufficiali hanno, ovviamente, appoggiato la decisione. Tra questi il Primo Ministro Javier Velazquez [it], il quale ha dichiarato che “gli stranieri che vivono in Perù hanno delle restrizioni per quanto riguarda la partecipazione politica”. Anche l'ex Ministro della Giustizia Aurelio Pastor ha espresso approvazione, perchè secondo il suo punto di vista: “Loro (i preti) svolgono un'azione politica e non meramente pastorale, organizzando la popolazione e spingendola a riballarsi”.
Paco Bardales dal blog Diario de IQT racconta il lavoro di “fratello Paul”:

Paul Mc Auley vive dos décadas en el Perú … Ha seguido de cerca el caso de los temas de contaminación petrolera en el río Corrientes, del caso de Andoas … Precisamente por su posición decidida, Mc Auley ha sido constantemente satanizado por diversos intereses de poder. Uno de ellos fue el del alcalde de Maynas, Salomón Abensur, quien no dudó en tildarlo de “terrorista blanco” cuando Mc Auley y un colectivo de personas se opusieron a la  instalación del botadero municipal de Iquitos en la zona de amortiguamiento de la Reserva Nacional Allpahuayo Mishana … El atestado para expulsar a Mc Auley del Perú está vigente desde el año pasado, pero los intentos por expulsarlo desde el gobierno vienen desde el año 2008 (aunque los intentos de amedrentamiento contra su persona vienen desde el 2006)

Paul Mc Auley vive da vent'anni in Perù […] Ha seguito da vicino il problema dell'inquinamento causato dal petrolio nel fiume Corrientes, nel caso di Andoas.  […] Proprio grazie alla sua forte posizione, McAuley è stato costantemente demonizzato da quanti sono al potere a causa dei molti interessi in gioco. Uno di questi è il sindaco di Maynas [it], Solomón Abensur, che non esitò a definirlo un “terrorista bianco” quando McAuley e altri attivisti si opposero all'installazione della discarica municiapel di Iquitos nella zona cuscinetto della riserva nazionale Allpahuayo Mishana [en] […] Una lettera di referenze per cacciare dal Perù McAuley è in vigore dall'anno scorso, anche se i tentativi governativi di rimuoverlo circolano fin dal 2008 (mentre le azioni intimidatorie risalgono al 2006).
Omar propone queste riflessioni sul blog X3dente:

Si encontramos a una persona que se preocupa por:

  • Defender los derechos, de los peruanos de tierras no contactadas (como ahora se les dice).
  • Defender a la amazonía peruana como si fuera la suya.
  • Defender los DD.HH, además que se identifica con plenamente con los atropellos que se le da a la Selva.
  • Que creó la Red Ambiental Loretana, que promueve un Responsable manejo de la amazonía para el mundo.

¿Qué haríamos con esa persona?, ¿la respetaríamos?, ¿estaríamos a favor, o en contra de sus acciones?. Al parecer, al actual gobierno no le gusta que otras personas hagan lo que se supone ellos deberían hacer, y no encontraron mejor solución que expulsar a dicho usurpador de sus funciones.

Se incontriamo una persona che si preoccupa di:

  • Difendere i diritti dei peruviani in territori senza contatti [en] (come le chiamano ora);
  • Tutelare l'Amazzonia peruviana come fosse sua;
  • Difendere i diritti umani, anche identificandosi completamente con gli abusi sofferti dalla giungla;
  • Dar vita alla Red ambiental loretana, che informa il mondo sulla gestione responsabile dell'Amazzonia.

Cosa faremmo con questa persona? La rispetteremmo? Saremmo favorevoli o contrari al suo attivismo? Apparentemente, al governo attuale non piace che altri facciano quanto spetterebbe al governo stesso, che però non sembra trovare miglior soluzione che espellere chi fa le veci dei suoi doveri.

Silvio Rendón dal blog Gran Combo Club riprende alcune motivazioni dell'espulsione:

El gobierno ha aprovechado el clima de miedo por un supuesto rebrote senderista para expulsar a un sacerdote británico, Paul McAuley, en Iquitos, … Ahora vemos que otros sacerdotes ambientalistas también son acusados y podrían ser expulsados del Perú, aquí. … Así es la cosa en el segundo alanato: una expeditiva Sanción para los Defensores del Medio Ambiente, y que las extractivas contaminantes pasen piola.

Il governo ha usato il clima di paura e di sospetta rivolta senderista [it] per espellere il prete britannico, Paul McAuley, a Iquitos […] Ora vediamo che anche altri preti ambientalisti vengono accusati e potrebbero essere cacciati dal Perù. […] Così stanno le cose nel secondo mandato di Alan García [it]: una sbrigativa sanzione per gli attivisti ambientali, mentre le estrazioni inquinanti vengono ignorate.

Per apprezzare “fratello Paul” per come è realmente, basti vedere una sua intervista dell'anno scorso. Essendo alquanto lunga, è stata divisa in quattro parti e si trova a questi link: parte 1parte 2parte 3, parte 4. Quest'altro video di The Guardian, intitolato Blood Spilled in the Amazon Jungle: Andoas, Napo and Bagua [en, sottotitolato es] offre ulteriori informazioni su personaggio e sul suo lavoro. Esiste anche un gruppo di sostegno su Facebook: Yo tampoco quiero que el Hno. Paul Mc. Auley sea expulsado del Perú (Nemmeno io voglio che fratello Paul McAuley sia espulso dal Perù), e un evento per invitare la gente a partecipare a un sit-in di protesta a Lima: ¡Basta ya! – Rechazamos deportación de hno. Paul Mc. Aulley (Ora basta! Rifiutiamo la deportazione di fratello Paul McAuley).

Infine, gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda sono il rifiuto delle accuse e l’annuncio di voler far ricorso contro l'inguizione di espulsione da parte del fratello di Paul McAuley. Su Twitter si è detto che la magistratura avrebbe accettato la richiesta di habeas corpus già archiviata. Sembra inoltre che due network televisivi inglesi abbiano inviato dei reporter a Iquitos per seguire la situazioni in prima battuta.  Le foto che mostrano la manifestazione svoltasi a Iquitos a sostegnodi McAuley del 7 luglio sono reperbili a questi link: foto 1, foto 2foto 3foto 4. GV continuerà a seguire gli sviluppi della vicenda.

L’immagine di Paul McAuley è di Juan Arellano ed è stata ripresa da questo post del 2008.

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