Azerbaigian: cyber-attivisti in azione a Baku

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Foto gentilmente concessa da Arzu Geybullayeva – Flying Carpets and Broken Pipelines

Come conseguenza della terribile sparatoria avvenuta all'Università di Baku conclusasi con 13 morti[it], gli studenti sono scesi in strada per chiedere che venga dichiarato in tutto l'Azerbaigian un giorno di lutto nazionale in loro memoria. La richiesta è stata ignorata, così molti giovani attivisti, tra cui alcuni blogger, hanno organizzato una manifestazione di una protesta contro questo silenzio per il 10 di maggio, durante la giornata della Festa dei Fiori [in].

Jessica P. Hayden is off the map descrive la scena[in].

Secondo le cronache di molti blogger […] venerdì c'è stata una veglia con le candele accese all'Accademia del petrolio che è stata interrotta dalla polizia.

[…]

Più tardi la veglia è diventata qualcosa di più che una semplice protesta. Secondo alcuni la gente ha iniziato a gridare “Abbasso il terrorismo! Abbasso la corruzione!”

La prossima settimana è il compleanno dell'ex presidente. […] Gli anni scorsi venivano usati i fiori per creare un ritratto dell'ex presidente. Alcuni cittadini ora s'interrogano se sia ancora opportuno continuare con questi festeggiamenti vista la tragedia appena accaduta. Sarà sicuramente interessante vedere come reagirà il governo.

Coordinata con vari mezzi, inclusi social network come Facebook, l'affluenza alla protesta pacifica di domenica scorsa è stata bassa, ma il suo significato così importante da forzare la mano delle autorità. La dimostrazione è stata dispersa e 50 persone, di cui almeno 3 blogger, sono stati arrestati.

Tra di loro c'era l'autore di Global Voices Online Ali S. Novruzov, che ieri ha raccontato quanto è accaduto [in] sul suo blog personale, in Mutatione Fortitudo.

Eravamo circa 20-30 giovani, molti ci siamo incontrati per la prima volta lì. Stavamo seduti di fronte al Conservatorio Nazionale – di fronte al Parco Heydar Aliyev, dove si teneva la Festa dei Fiori. Avevamo due garofani rossi in mano (simboli del lutto in Azerbaigian) e stavamo lì ad osservare, depressi nel vedere arrivare dall'altro lato della strada, come nella saga di Sodoma e Gomorra, migliaia di persone visitare il parco nel giorno di festa – depressi a causa di queste famiglie osservanti della legge, insegnanti con i propri studenti che sembravano non avere alcuna compassione per i morti nella furia dell'Accademia del petrolio.

Credo sia stata proprio questa depressione che ci ha fatto alzare e lasciare la scena per andare verso l'Accademia Statale del Petrolio e deporre i nostri garofani di fronte all'edificio in memoria delle vittime di 11 giorni fa. Tuttavia, non appena fatto due passi siamo stati immediatamente fermati. […]

ali

Foto: Ali S. Novruzov, autore di Global Voices Online, in custodia dalla polizia – Foto concessa da In Mutatione Fortitudo [az].

Sono stati utilizzati strumenti come Twitter per inviare aggiornamenti sugli arresti. Nonostante noti problemi per l'invio di ‘tweet’ via SMS su alcune reti di telefonia cellulare in Azerbaigian, un blogger straniero, Bart Woord [in], Segretario Generale della Federazione Internazionale dei Giovani Liberali, ha aggiornato chi lo seguiva [in] dal suo Blackberry rilanciando poi sul web tramite l'interfaccia di Twitter.

I tweet di Bart Woord

[Tra gli arrestati ci sono emin milli, rashad shirinov, nigar fatali e i direttori di ndi arjien de wolff.
Anche ali novruzov, blogger, preso #baiku.]

Global Voices Online [it] e Global Voices Advocacy [in] sono stati rapidi a rispondere e diffondere la voce, mentre anche il Comitato per la protezione dei Blogger ha seguito le notizie degli arresti [in]. Nel frattempo anche OL!, movimento giovanile progressista azeri noto per l'uso diffuso dei new media, ha inviato simili ‘tweet’[az].

I tweet di OL!

Emin Milli, membro della rete AN, è stato arrestato mentre stava per strada. Per ora si trova alla 22esima stazione di polizia.

Tra le persone arrestate c'erano anche i dipendenti della NDI Arjen e Rashad Shirin, così come Nigar Fatali di CinemAN.

Traduzione di Arzu Geybullayeva

Anche Bart Woord ha continuato a seguire la situazione, inviando aggiornamenti su Twitter, maggior fonte di informazioni per i molti preoccupati per quanto stava accadendo a Baku. Bart è anche riuscito ad annunciare il rilascio di quanti erano detenuti poco prima che si scaricasse la batteria del telefono cellulare.

I tweet di Bart Woord

[3 persone (arjen, rashad s e nigar f) rilasciate alla stazione di pol 22; altri ancora dentro; umore scherzoso fuori della stazione.
Due ragazze di dalga appena rilasciate dalla stazione 22, ne restano circa 10; dalla stazione 39 è uscita solo una persona.
Tutti fuori dalla stazione 22; la batteria è morta, twexit!]

Naturalmente i resoconti dettagliati sono arrivati dopo la liberazione dei detenuti e grazie alle video interviste pubblicate [az] sul blog di OL!. Tra loro troviamo i blogger Nigar Fatali (primo), Arzu Geybullayeva (secondo), e Ali S. Novruzov (ultimo).

Sebbene risparmiata dall'essere presa in custodia dalla polizia, anche Arzu Geybullayeva, autrice del blog Flying Carpets and Broken Pipelines, ha descritto dettagliatamente in inglese [in] gli eventi della giornata.

Ho lasciato casa mia verso mezzogiorno in direzione del Parco Haydar Aliyev, dove si sarebbero tenute le cosidette celebrazioni. […] C'era polizia dappertutto – in borghese e in uniforme. […] Sapevano che studenti e giovani attivisti avrebbero inscenato qualche protesta, di per sé su piccola scala. Avevano paura.

[…]

[…]Un gruppo di 15 – 20 giovani erano seduti sulle scale di fronte al parco, vicino all'Accademia Statale della Musica, tenendo in mano dei garofani e osservando la folla. Verso circa le 2 del pomeriggio abbiamo deciso di iniziare a camminare verso l’ Accademia Statale del Petrolio per lasciare i garofani sui gradini del palazzo e poi tornare a casa in segno di rammarico per quanto stava succedendo. Ma no, niente può essere semplice in questo Paese.

[…]

Non stavamo protestando ad alta voce, stavamo camminando per strada pacificamente, a testa bassa, parlando. Immagino che ciò sia un crimine o una qualche versione del teppismo, come lo definiscono le nostre forze di polizia.[…]

[…]

Sono profondamente addolorata per quanto è successo oggi. […] Oggi ho veramente odiato il fatto di essere una cittadina di questo Paese![…]

Ali S. Novruzov ha anche inserito i video[in] di alcune interviste con sottotitoli in inglese nel proprio canale su YouTube. I resoconti spiegano il perchè delle azioni, nonché i dettagli sulle circostanze delle detenzioni.

Un altro blogger detenuto, Nigar Fatali, ha scritto dell'esperienza [ru/az] sul suo blog in russo Don Quixote.

осле прихода представителей Американского, Французского и Швейцарского посольств, а также представителей ОБСЕ, недолго думая, бравая полиция решила отпустить иностранного гражданина.

Тут, надо отдать должное директору NDI Арьену, отказавшемуся покидать отделение без своего работника, который, в свою очередь, отказывался уходить без своей девушки (stop_it_please ).

Dopo l'arrivo dei rappresentanti delle ambasciate americana, francese e svizzera, così come di quelli dell'OSCE, la nostra coraggiosa polizia, dopo una breve riflessione, ha deciso di rilasciare i cittadini stranieri.

Qui dovremmo apprezzare il comportamento del direttore del NDI Arjen, che ha rifiutato di lasciare il dipartimento di polizia senza il suo dipendente, che a sua volta ha rifiutato di andarsene senza la fidanzata (stop_it_please).

Due giorni dopo, sul suo nuovo blog in lingua inglese, la blogger Fighting windmills? Take a pill, ha riferito che il rilascio non è stato l'ultimo capitolo della storia [in].

La polizia è venuta a casa mia a “controllare le registrazioni” e ha fatto domande su di me a mia madre.

L'autore di Global Voices Online Ali S. Novruzov ha avuto la stessa esperienza [in] e ha pubblicato una clip sonora di una versione rielaborata di una canzone di Gilbert e Sullivan, The Mikado.

Il 12 maggio ho ricevuto una chiamata da JEK, che si occupa di appartamenti pubblici, ascensori e rifiuti. […]

Il giorno successivo è venuto il sergente della polizia di quartiere (qualcuno come lo sceriffo), assieme a tre personaggi sospettosi per il “controllo passaporti” in tutto il palazzo (come se il nostro edificio fosse invaso da immigrati clandestini). Tuttavia, un foglio che teneva in mano ha rivelato la lista dei manifestanti del 10 maggio :)

Oggi, mio padre ha ricevuto una chiamata dal Dipartimento d'Investigazione del Crimine del nostro distretto di polizia – stavano aprendo un fascicolo su di me. […]

Che paese meraviglioso, eh? Puoi forse divertirti così tanto altrove per camminare con un fiore in mano durante la Festa dei Fiori? LOL! Avevano quella piccola lista!

Tuttavia, commentando l'azione, Side-Talks Azerbaijan ritiene che nel Paese manchi l'atmosfera per garantire il successo di cui certe operazioni [in] .

[…] A credito del governo, un sacco di progetti sono stati realizzati durante la sua amministrazione. Ecco perché ogni tensione che possa creare agitazione verrà facilmente bloccata dalle forze di sicurezza.

Infine, in uno dei pochi post presenti, Flying Carpets and Broken Pipelines pubblica una cronologia di eventi [in], e in un altro post chiede se l'azione sia servita a qualcosa [in].

Non è stato dichiarato il lutto nazionale e le celebrazioni si sono svolte come previsto. Tra coloro che sono stati uccisi, c'era una novella sposa, sposatasi appena due settimane prima della sparatoria. Era andata a lavorare come faceva sempre tutti i giorni, un'ora più tardi la madre ha ricevuto la telefonata che la figlia era morta.

Io non sono un giudice, ma è stato davvero giusto tenere i festeggiamenti? La visita al parco Haydar Aliyev che quel giorno è stata seguita da un concerto al viale, e i fuochi d'artificio in tarda serata. È così che lo Stato mostra rispetto per coloro che sono stati uccisi nella sparatoria o è un semplice messaggio che non gliene importa nulla? Giudicate voi stessi!

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