Caraibi: il Summit delle Americhe al vaglio della blogosfera

Mentre i leader degli Stati membri [in] del Quinto Summit delle Americhe [in] si sono riuniti il 17 aprile [in] a Trinidad e Tobago [it], i blogger Caraibici [it], e non solo, sono ansiosi di discutere [in] i pro e i contro dell'evento.

Il blog grenadino Blah Bloh Blog [in] dice:

Nonostante mi trovi a oltre 150 miglia oltremare, devo ammettere che sento un grande entusiasmo per l'imminente arrivo del Presidente Obama a Trinidad; forse possiamo solo sperare che in un momento d'impulso decida di fermarsi per una pausa a Greenz?

La scorsa settimana, mentre già si preparavano misure di sicurezza, l'aeroporto internazionale di Grenada Point Salines è diventato il perno dell'Air Force americana. Jet F15 e aerei da trasporto C5 hanno occupato una parte della pista, e gli F15 effettuavano voli periodici di controllo e ricognizione.

Speriamo di ricevere buone notizie dal Summit.

Le buone notizie dovranno aspettare, ma il Blah Bloh Blog [in] ha invece diffuso alcune notizie confusionarie sotto forma di foto (presumibilmente riguardo l'arrivo della Bestia [in]) all’ Aeroporto internazionale Piarco [in], nonostante non ci sia conferma che il veicolo in questione sia davvero la limousine del Presidente degli Stati Uniti – ma ciò non le ha impedito di commentare:

Signore, amo i miei fratelli di Trinidad e loro – non li vedrete posare accanto a quel veicolo!! (Per quel che vale, ho capito che queste foto sono state scattate da T&T ufficiali di polizia, non civili. So che noi caraibici siamo brava gente, ma non così bravi che i Servizi Segreti ci lascino girare intorno alla macchina più sicura al mondo).

Altri blogger si sono tuttavia concentrati su temi più controversi. Da Trinidad e Tobago, Undisputed Truth [in] riflette sull'impatto finanziario per l'organizzazione del Summit:

Il governo di Trinidad e Tobago sta spendendo per il Summit tra l'uno e i due miliardi di dollari TT (in dollari statiunitensi, tra i 161 e i 323 milioni) presi dai fondi dei contribuenti. Tuttavia devono ancora rendere pubblica la cifra esatta.

Il PIL di Trinidad è di circa 15 milioni di dollari soltanto. Perciò Trinidad sta spendendo circa il 13% del suo PIL solo per ospitare il Summit. Il Primo Ministro di Trinidad, Patrick Manning, per anni ha parlato dell'intenzione di ospitare il Summit. Ha tradotto ciò in agenzie di Stato create per rinnovare e costruire velocemente edifici altissimi in tutta la capitale, Port-of-Spain, e nel resto del Paese, ognuno dei quali è costato centinaia di milioni di dollari. Così il costo reale del Summit potrebbe rivelarsi ancora più spaventoso.

In prospettiva, il Summit del G20 ospitato a Londra è costato solo 20 milioni di sterline (180 milioni di dollari TT o 29 milioni di dollari USA). Quindi Trinidad sta spendendo per il Summit delle Americhe dieci volte quanto speso per il G20.

Ciò è assolutamente uno scandalo e uno spreco di soldi…

Dalle Barbados, il blogger Cheese-on-bread! [in] aggiunge:

Nei prossimi giorni tutti gli occhi saranno puntati su Trinidad, dove il Presidente Barack Obama parteciperà al quinto Summit delle Americhe. Devo ammettere che, pur se mi ecciterebbe dare un'occhiata ravvicinata al Presidente, non credo che possiamo permetterci la spesa che implica il fatto di ospitarlo. Alcune notizie riportano che Trinidad e Tobago sta spendendo 1,2 miliardi di dollari TT per il Summit…grazie a Dio ha i soldi del petrolio. Non ha senso ridurci a vivere in case povere per mettere in piedi un bello spettacolo per le Americhe.

Parte della sorveglianza per il Presidente è già stata allestita qui all'aeroporto internazionale Grantley Adams, e immagino che tutti i loro satelliti ora saranno puntati su Trinidad. Probabilmente tutti i criminali si terranno nascosti in questo fine-settimana…

Dalle Antille francesi, Carib Creole One [fr] segue attentamente gli sviluppi del Summit e riflette su temi come l'autogoverno e le relazioni tra i Paesi caraibici. Analizza inoltre la complessa relazione tra USA e Cuba.

Live in Guyana [in] parla della “Grande Muraglia“ [in]:

I residenti di Beetham Gardens, un'area squallida con case popolari malridotte e incessanti guerre tra bande, sono stati tagliati fuori dal resto della capitale di Trinidad.

Il governo ha eretto un muro lungo i confini del quartiere, impedendo così la vista di una comunità a lungo travagliata che condivide quello spazio con acque contaminate dai rifiuti industriali, erbacce troppo cresciute e il continuo fetore dovuto alle vicine discariche.

Il muro, alto 5 metri, è semplicemente un tocco di bellezza, hanno dichiarato le autorità governative, che hanno passato mesi a prepararsi all'arrivo dei 33 leader, incluso il Presidente Barack Obama, per il più importante e più grande incontro dei capi di Stato dell'emisfero occidentale.

Sembra però che la Guyana abbia qualche controversia riguardo il Summit. Caribbean American Forum [in] nota che:

L'istituto New York Caribbean Guyana for Democracy (CGID)…ha pubblicato un'intera pagina in cui comunica ai partecipanti del Summit che ‘C'è una crisi di governo in Guyana dovuta a una corruzione senza pari, ad un governo mal funzionante e dispotico, e all'abrogazione del ruolo della legge. La democrazia della Guyana è debole come non mai e la nazione è sul punto di perdere l'indipendenza.’

Da Trinidad e Tobago, il blogger Now is Wow Too [in] trova che il tema del Summit (Assicurare il futuro dei nostri cittadini promuovendo la prosperità umana, la sicurezza energetica e la sostenibilità ambientale) sia incredibilmente ironico:

Governo T&T: Cittadini? Quali cittadini? Tutto ciò di cui ci preoccupiamo è spendere velocemente almeno 500 milioni di dollari per sistemare il Paese [in] in modo che sia bello per Obama … e il resto del mondo.

Presto! Atterrerà oggi! Dimenticatevi della crisi finanziaria globale. Avanti, sprechiamo circa 1 milione di dollari per rimodernare l'aeroporto [in] così possiamo ospitare gli aerei presidenziali americani e gli altri jet che stanno portando qui altri ospiti importanti!

Pitturiamo tutte le righe, i segnali stradali, i pali della luce, i tronchi … anzi, pitturiamo qualsiasi cosa sulla strada [in] che porta dall'aeroporto a Port-of-Spain! Non possiamo permetterci che Obama veda qualche infrastruttura vecchia e sudicia! Nessun problema se i cittadini rimangono bloccati nel traffico per ore mentre noi agghindiamo tutto. Ci sono abituati.

(… al traffico, non ai ghingheri).

Asfaltiamo le strade e sistemiamo ogni buca nelle zone dove dovranno passare Obama e gli altri Capi di stato stranieri! Costruiamo un muro (… e chiamiamolo un “orlo”) per nascondere i “pezzenti” di Beetham [in] così i nostri ospiti importanti non vedranno la povertà!

E già che ci siamo, andate in giro a raccattate tutti i barboni [in] così sembrerà che non ci siano senzatetto e folli in giro. Alcuni di questi emarginati stanno fuggendo, ma se tutto va bene non nella direzione del centro del Summit!

Come a curarsi delle propriepreoccupazioni, il blog di pubbliche relazioni 5 am at Mango Media Caribbean [in] ha intervistato un portavoce del Segretariato del Summit, il quale ha dichiarato che “siamo già pronti [per il Summit]; lo siamo da un pò” – nonostante le innumerevoli notizie sulla mancanza di preparazione diffuse dai media locali.

Anzi, il blogger di Trinidad B.C. Pires [in], che ora vive alle Barbados, è convinto che il posto più adatto al Summit sia ovunque eccetto che a Port of Spain [in]:

Il Summit delle Americhe inizia domani e i grandi stanno già cominciando ad arrivare oggi, e Barack Obama è il più atteso di tutti, ovviamente. E non sarete in grado di muovere un solo muscolo in città finchè Barack e la Bestia non se ne saranno andate.

Non ci va lontano – Caribbean Beat Blog [in], per esempio, riporta che:

La Caribbean Airlines [in] (CAL) è stata informata dalle autorità che ci saranno cambiamenti nelle operazioni previste durante il Quinto Summit delle Americhe [in]…CAL raccomanda ai passeggeri in partenza di presentarsi in aeroporto molto prima del solito, nell'eventualità di ritardi nelle partenze, in modo da arrivare all'aeroporto tre ore prima dell'ora prevista per la partenza del loro volo.

Ma c'è anche un lato più leggero del Summit – almeno agli occhi dei blogger. Come sempre, This Beach Called Life [in] ricorre all'umorismo per analizzare temi importanti, pubblicando un diario fittizio del President Obama:

Il viaggio in Messico è stato movimentato. Abbiamo promesso di fare meno uso di droghe illegali e il Messico ha promesso di esportate meno giardinieri. Ora sto andando verso il soleggiato Trinidad & Tobago e non vedo l'ora di raggiungere l'Hyatt.

Vedo qualche alto edificio, la Grande Muraglia di Beetham e Hugo che sventola un bandiera rossa. Port of Spain sembra bella da qui, ma ci sono cavi elettrici ovunque. Mi chiedo se siano riusciti a raccogliere tutti i senzatetto e nasconderli dalla stampa internazionale. Ciò fa tanto Terzo Mondo, fare pulizia per il Summit ma negarlo. Solo la Repubblica della Banana sarebbe così stupida. Mi chiedo se ci saranno proteste, ma non credo che un leader semi-dittatoriale permetta qualcosa di democratico come una dimostrazione durante un evento internazionale. Li farebbe apparire ancora peggio.

Anche la cultura gioca un ruolo – sia ufficialmente che non. La pagina su Flickr di Caribbean Free Radio include un album fotografico intitolato “La gente va ammucchiata come un gregge”, corredato dalla seguente spiegazione…

Mentre sono in corso gli ultimi preparativi per il Quinto Summit delle Americhe a Trinidad, un gruppo di artisti effettuerà una performance per le strade della capitale di Trinidad e Tobago, Port of Spain.

Il corteo silenzioso è parte di un'installazione video creata dai designer del gruppo, Ashraph Ramsaran e Shalini Seereeram.

T’in Cow Fat Cow ha debuttato come gruppo indipendente nel 2009, ispirandosi alla canzone T'in Cow dei 3 Canal.

…Mentre il blog Repeating Islands [in] ha lo scoop sulla presentazione culturale per l'apertura ufficiale del Summit che avverrà più tardi in giornata:

Per la cerimonia d'apertura, [il designer del carnevale] MacFarlane ha messo insieme una presentazione culturale di 45 minuti che ripercorre lo sviluppo delle persone caraibiche dai cittadini indigeni a quelli multi-etnici oggi presenti nella regione.

Quanto riuscirà ad ottenere il Quinto Summit delle Americhe [in] è ancora tutto da vedere, ma una cosa è certa: i cittadini multi-etnici della blogosfera ne controlleranno gli sviluppi passo passo.

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