Di cosa di tratta: Il caso di Omid Reza Mir Sayafi [it], blogger iraniano morto in carcere il 18 marzo, è una triste conferma del fatto che in molti Paesi un blogger può rimetterci la vita con la stessa facilità con cui i blog vengono filtrati dalle autorità.
L’attività dei blogger è stata ripetutamente apprezzata ed elogiata per il contributo e il valore dato alla società dell’informazione. Guardati con ammirazione quali amplificatori di voci inascoltate nel mondo, purtroppo la maggior parte delle volte, quando un blogger viene perguitato è la sua stessa voce a non essere più ascoltata.
Sfortunatamente il caso di Omid Reza non è un'eccezione e dozzine di cyber-dissidenti sono detenuti nelle prigioni di questo nostro mondo globalizzato e molti altri sono vittime di persecuzioni politiche.
Quando: propongo che il 18 marzo di ogni anno si celebri la ‘Giornata Mondiale della Solidarietà con i Blogger Perseguitati’.
Perché: in questa giornata potremo ricordare, parlare, rendere omaggio ai blogger detenuti nelle prigioni, a quelli che sono stati uccisi e minacciati, indipendentemente da ogni ideologia politica, etnia e contesto sociale. E in questa occasione potremo discutere di quali misure adottare a sostegno dei blogger perseguitati.
Come: inviatemi commenti, idee, proposte e riflessioni sul tema. Ad oggi ho ricevuto riscontri assai positivi dal Committee to protect bloggers [in], da Digiactive [in] e da numerosi blogger.
Chi: se vi interessa prendere parte all'iniziativa, potete scrivermi a questo indirizzo email: helpforbloggers@gmail.com