Madagascar: voci incontrollate terrorizzano Antananarivo

La verità  e la libertà  di parola e di opinione sembrano essere le vittime della crisi politica che attualmente sta paralizzando il Madagascar.

Le minacce e le voci che si stanno estendendo, contribuiscono ad alimentare un clima di terrore che impedisce il ritono alla pace e alla normale.

Jentilisa, un blogger che non ha appoggiato il movimento di protesta di Andry Rajoelina, riporta di aver ricevuto delle minacce [mg]:

“Alina fahatelo aho izao no misy fanelingelenana (harcelement nocturne)(amin'ny 12 alina, 2 ora, 4 ora ary @ 5 sy sasany maraina) amin'ny alalan'ny antso finday hatrany ary tsy menatra ny mampiseho ny laharan'ny findainy izy nefa rehefa antsoina tsy mamaly.”

“Questa è la terza notte che vengo molestata al telefono, a mezzanotte, alle 2, alle 4, alle 5.30 di mattina, e chi chiama lascia sfacciatamente in chiaro il numero di telefono, pur non rispondendo se vengono richiamati”.

Les Nouvelles [fr] segnala attacchi contro l'abitazione di Lala Rasendrahasina [fr], il leader di FJKM (Fiangonan'i Jeso Kristy eto Madagascar [mg-fr-in] – associazione delle Chiese Protestanti del Madagascar). Il FJKM attualmente opera come mediatore nelle trattative fra Ravalomanana e Rajoelina, nella lotta di potere che ha paralizzato l'isola da gennaio. Il FJKM viene visto da qualcuno come troppo vicino a Ravalomanana.

“Finalement, ils ont essayé de repérer les assaillants en scrutant prudemment l'extérieur, mais impossible pour eux d'identifier qui que ce soit. Au hasard, l'un des agents a visé sur une ombre, et son tir s'est avéré suffisant pour faire fuir les agresseurs.”

“Infine [gli agenti di sicurezza in casa di Lala Rasendrahasina] hanno cercato di localizzare gli attaccanti scrutando con precauzione all'esterno, ma era impossibile identificare chicchessia. Uno degli agenti di sicurezza ha sparato a caso a un'ombra e il colpo è stato sufficiente per far fuggire gli attaccanti”.

News2Dago [mg] non trova sorprendenti questi attacchi:

“Manarak'izany dia mitohy hatrany fampihorohorona ny olona mpanelanelana ankehitriny satria dia nisy nitoraka sy nihaodihaody ny manodidina ny tranon'ny filohan'ny Fjkm Lala Rasendrahasina. Tsy mahagaga izany satria dia dradraina ao @ radio viva isan'andro oe mpiray tsikombakomba @ mpitondra jadona.”

“Ogni giorno le minacce contro i mediatori continuano, ora hanno gettato delle pietre, girando attorno alla casa di Lala Rasendrahasina, leader delle chiese protestanti del Madagascar. Ciò non desta sorpresa dato che tutti i giorni su radio VIVA lo accusano di complicità con la dittatura”

L'ordine dei giornalisti malgasci richiama i suoi colleghi [in]

“a una maggiore fermezza e a smetterla con l'odio, l'incitamento, le dicerie e le informazioni errate nei notiziari e nella linea editoriale”.

Alcuni giornalisti sono stati uditi esortare la folla all'odio su varie emittenti radiofoniche, particolarmente la stazione radio TGV VIVA. I giornalisti hanno spudoratamente indicato alcuni individui come “nemici del popolo”, dando informazioni sulle loro abitazioni e sui numeri di targa delle loro auto alla radio. Questi “nemici del popolo” sono stati quindi presi di mira da alcuni facinorosi [mg], le loro case bruciate o saccheggiate.

“Mba meteza kely fotsiny eo @ toeran'ireo voaromba ireo mpanao gazety manondro molotra ireo mba manana vady aman-janaka ihany. Ovay ihany koa ny fomba fanao fa mbola tsy tara. Tao aorinan'ny 17 janoary no nankaty izao dia maro ireo olona voaroba. I Moxe Ramandimbilahatra, nanaraka azy omaly i Eugène Randriamiandrisoa teo koa i Saholimalala izay mpanolotsainam-paritra ny antoko Tim dia farany izay natao antsoantso omaly t@ radio viva dia i Jaquot ny tarika Green. Lazaina fa fahavalom-bahoaka daholo ireo olona ireo dia robaina ny fananany.”

“Quei giornalisti che stanno denunciando altre persone dovrebbero mettersi al posto di costoro, perchè anche loro hanno mogli e figli. Cambiate questo modo di fare, non è troppo tardi. Dal 17 gennaio, molti sono stati derubati. Moxe Ramandimbilahatra, quindi Eugene Randriamiandrisoa, poi Saholimalala, che è un consulente permanente del TIM [il partito di Ravalomanana], l'ultimo ad essere accusato su radio Viva è Jaquot, del gruppo musicale Green. Bollano costoro come “nemici del popolo” e poi quei gruppi vengono a derubarli”.

Mercoledì Ravalomanana ha organizzato una manifestazione a cui hanno partecipato (secondo l'Agence France-Presse [in]) 30.000 persone (50.000 per Deutsche Welle).

Manifestazione a sostegno di Ravalomanana a Mahamasina

La minfestazione è riuscita, dato che la gente è venuta in massa malgrado i rovesci di pioggia, come segnalato da tgoose [in].

“Finalmente! il presidente in carica parla e la sua gente mostra al Madagascar e al mondo che un nuovo governo imposto con la forza non interessa. Stavo veramente cominciando a domandarmi che cosa potesse fare Ravalomana. Spero che questo sia l'inizio di una maggiore consapevolezza per il popolo malgascio … Non sarebbe bello?
C'erano circa 30.000 persone all'interno dell'arena e circa 10.000 fuori, tutti in piedi sotto la pioggia per sostenere il Paese e la democrazia. La maggior parte all'interno gridava ripetutamente “arrestate TGV!” (che non è una cattiva idea) e portava striscioni con la scritta “Tsy Mila TGV” (non abbiamo bisogno della TGV)!”

Poi sono arrivati i cantanti, fra loro Samoela, la cui canzone “President” [fr] sembra aver previsto questa lotta di potere:

“si je serai président par hasard
nous on saura jamais,
seul dieu le sait
mais s'il mettra un conard au pouvoir
j'aimerai bien m'y voir”

“se per caso divento presidente
non si sa mai
soltanto dio lo sa
ma se lui fa un presidente stronzo
vorrei davvero vedermi al suo posto”

Altri artisti hanno rifiutato all'ultimo minuto, citando le minacce venute dalla TGV di Andry Rajoelina, mentre è stato segnalato che i giornalisti hanno provato ad intimidire gli artisti per impedirne la partecipazione al raduno del presidente in carica [fr].

“Rolly Mercia du quotidien La Vérité aurait déclaré sur la radio Viva que les artistes qui se produiront à  Mahamasina pour la contre manifestation pacifique, pourraient avoir des répercussions sur leur carriére professionnelle. L'animatrice de Viva aurait aussitot donné une liste de noms d'artistes censés se produire à  Mahamasina.”

“Rolly Mercia del quotidiano La Vérité ha detto su radio VIVA che gli artisti che canteranno al contro-raduno pacifico di Mahamasina ne risentiranno nella carriera professionale. Il giornalista di VIVA ha immediatamente elencato i nomi degli artisti che avrebbero partecipato”.

Un commento di Razz [fr], critica severamente quanto hanno preso parte al raduno di Ravalomanana:

“Faut-il rappeler que cette fête que le parti Tim compte tenir à Mahamasina se passe au moment où les citoyens malgaches sont encore en douleur suite à la tuerie volontaire d’une centaine de personne trois jours plutôt à Ambohitsorohitra. Par ailleurs, le show artificiel de Mahamasina coïncide à la commémoration de la date d’assassinat du colonel Ratsimandrava le 11
février 1975. De qui se moque-t-on ? « Seuls les ‘danseurs de nuit’ (mpamosavy) qui jubilent et s’éclatent sur la douleur et le décès de leur voisin », s’indigne une mère de famille habitant dans un bas quartier de la capitale pour faire allusion au show de Ravalomanana à Mahamasina”

“Occorre ricordare che questo raduno che TIM sta tenendo a Mahamasina avviene nel momento in cui i cittadini malgasci ancora piangono gli omicidi volontari di cento persone tre giorni fa ad Ambohitsirohitra [il luogo dove durante parata presidenziale i militari hanno sparato sulla folla]. Lo spettacolo artificiale di Mahamasina inoltre coincide con l'anniversario dell'assassinio del colonnello Ratsimandrava [fr] l'11 febbraio 1975. Ci stanno prendendo per stupidi? “Solo quanti ballano di notte (le streghe) si rallegrano e ballano sul dolore e la morte del vicino”, si infuria una madre che vive in uno dei quartieri poveri di Antananarivo, alludendo allo spettacolo di Ravalomanana a Mahamasina.

Ancora peggio, alcuni nel sud del Madagascar avvertono che c'è chi è pronto ad innescare una guerra etnica [mg].

“Nanaitra ihany anefa ny fitarainan'ny loholona voafidy sy voatendry avy any fa misy ny mikononkonona ady an-trano (fomba filaza ampahibemaso ny hevitra ambadiky ny ikonokononana fandrobana fa ankehitriny kosa tadiavina hanaovana fandripahana ny Merina – sy ny Betsileo – monina any amin'iny faritra iny). Efa nisy anefa ny olona milaza (na mieritreritra) fa tena ao anatin'ny teti-panorona mihitsy io fandripahana olona toy izay nitranga tany Rwanda namonoan'ny Hutu ny Tutsi tamin'ny 1994 io.”

“Siamo stati scioccati nel sentir parlare di denunce da parte dei leader eletti e designati che si sta preparando la guerra civile (un comune modo di indicare le idee dietro i saccheggi e ora gli omicidi ai danni di Merina e Betsileo [dei gruppi etnici originari degli altopiani del Madagascar] che vivono in quella regione). Qualcuno sta dicendo (o pensando) che la guerra etnica sia programmata, come è accaduto in Ruanda quando gli Hutu hanno massacrato i Tutsi nel 1994.”

In questi periodi d'incertezza, mancano notizie obiettive reali e le macchine della propaganda spargono dicerie folli (o non così folli?) che contribuiscono a creare un clima di terrore e incertezza sull'isola.

A gennaio delle voci sostenevano che Ravalomanana fosse fuggito dal Paese [in]:

“Voci non confermate sostengono che Andry TGV ha detto alla folla che il presidente Ravalomanana ha abbandonato il Paese”.

Sono girate anche voci di corruzione a carico dei dimostranti di entrambe le parti:

“Les manifs sont devenues une source intéressante de revenus en ces temps de crise économique d’autant que les deux partis n’hésitent pas à payer.

“Le manifvestazioni si sono trasformate in un'interessante fonte di reddito durante questi periodi di crisi economica, poichè entrambe le parti non esitano davanti alla corruzione”.

“Pour la ville d’Antanifotsy, trois cars sont partis ce matin en destination du stade Mahamasina. Les personnes à bord ont déjà empoché 75.000 Fmg par tête, selon les témoins oculaires sur place. Dans la capitale, des chefs dans l’administration ont mis une pression à leurs subordonnés pour se rendre à Mahamasina. “

“Ad Antanifotsy tre bus sono partiti stamani in direzione dello stadio di Mahamasina. La gente a bordo, secondo testimoni oculari, aveva ricevuto 75.000 Fmg a testa. Nella capitale, i leader del regime hanno fatto pressione sui subalterni affinchè partecipassero al raduno di Mahamasina.

Questo sito web pubblica la foto di un'automobile blu [fr] da cui sabato 7 febbraio 2009 i sostenitori del TGV avrebbero ricevuto del denaro prima del massacro.

Continuano a circolare altre voci allarmanti, su saccheggiatori e dimostranti pro-TGV che sarebbero pronti a distruggere [mg] qualsiasi cosa rimasta nei negozi di Ravalomanana ad Antsirabe:

“Araka ny fanampim-baovao azoko dia ny karana sy izay olona rehetra niara-niasa tamin'ny TIKO rehetra no nokasaina horobaina tany Toliary sy hovonoina mihitsy. Re ihany koa fa miomankomana ihany koa ny jiolahim-boto na mety ho mpanohana ny TGV na mpandroba tsotra handroba sy handoro izay sisa tsy potika sy tsy may tamin'ny fananan-dRavalomanana Ao Antsirabe ao amin'izao ora hanaovana fanampim-baovao izao (10:30 eo amin'ny piste fanaovana hazakazan-tsoavaly ry zalahy amin'izao fotoana izao ho an'izay mahalala an'Antsirabe). Efa nampitandrina anefa ny mpitandro ny filaminana fa hitifitra avy hatrany ry zareo na tsy “zone rouge” ary ny toerana kasain-dry zareo horobaina sy odorana.”

“Secondo quanto ho sentito, il Karana ed altri che hanno collaborato con TIKO [un caseificio di Ravalomanana] sono negli obiettivi dei saccheggiatori e anche a Toliary [città nel sud del Madagascar]. Ho sentito che i teppisti o i sostenitori di GV stanno preparandosi a saccheggiare e bruciare qualunque cosa rimasta nell'impero di Ravalomanana ad Antsirabe (ora mentre sto parlando, le 10:30, non sono in giro). I soldati hanno avvertito che spareranno immediatamente anche se i negozi presi di mira non sono nella “zona rossa”.

Secondo altre voci, l'inviato francese avrebbe chiamato “presidente” Andry TGV, mentre l'ambasciata francese negherebbe di averlo fatto. [mg]:

“L’Ambassade de France aurait démenti les propos d’Andry TGV tenus sur la place du 13 Mai hier. Celui-ci avait déclaré que durant les entretiens d’hier, Mr Joyandet l’aurait salué en utilisant le terme de “Mr le Président”.

L'ambasciata francese nega di aver parlato ieri con Andry TGV in Piazza 13 maggio. Costui aveva dichiarato che durante l'incontro di ieri, Joyandet [l'ambasciatore francese] gli si fosse rivolto con un “Signor Presidente”.

Ci sono poi voci sul fatto che Andry TGV sia un obiettivo dei mercenari [fr] (voci diffuse dallo stesso Andry TGV):

“Andry Rajoelina a été victime d’une attaque des mercenaires sur la route digue dans la nuit du dimanche 9 février dernier selon les révélations qu’il a faites sur la Place 13 mai. (…)
Rumeur ou réalité ; les preuves font pour l’instant défaut dans tous les dires de Andry Rajoelina. Il se dit à maintes reprises être l’objet d’un mandat d’arrêt. Jusqu’à présent aucune photocopie d’un quelconque mandat d’arrêt n’a été révélée. Il a déjà affirmé être poursuivie par des personnes inconnues, sans apporter de preuve concrète.”

“Andry Rajoelina è stato vittima di attacchi da parte di mercenari sulla strada dell'aeroporto durante la notte del 9 febbraio, ha rivelato a Piazza 13 Maggio. (…)
Diceria o realtà; attualmente non esiste una prova in tutto ciò che Andry Rajoelina va dicendo. Egli ha sostenuto ripetutamente di essere oggetto di un ordine di arresto. Fino ad oggi nessuno ha visto una copia di questo mandato d'arresto. Ha asserito inoltre più volte di essere perseguitato da individui sconosciuti, ma non ha mai portato alcuna prova”.

Ci sono voci circa degli alberghi che ospiterebbero i mercenari [mg] (diffuse da Andry TGV stesso) e smentite dagli stessi alberghi:

“Andry Rajoelina a aussi pointé du doigt l’hôtel restaurant Papango en fa ce de la Place 13 mai, d’héberger un tireur d’élite qui serait en charge de le tuer”
“Accusé par des manifestants de la Place 13 mai d’avoir abrité des tireurs d’élite samedi 7 février dernier, l’Hôtel du Louvres [fr] sis à Antaninarenina et accolé au ministère des Finances, dément. L’autre établissement hôtelier, Le Colbert [fr], sis lui aussi dans les parages, précise que l’établissement appartient exclusivement à des particuliers et Marc Ravalomanana n’a aucune part dans son capital comme on veut le faire croire. Le Colbert aussi a été soupçonné d’avoir abrité des tireurs, auteurs du massacre ce samedi ensanglanté du 7 février dernier.”

“Andry Rajoelina ha precisato che l'albergo-ristorante Papango ha ospitato un cecchino dell'elite che aveva l'ordine di ucciderlo”. “Accusato dai dimostranti di Piazza 13 Maggio di aver ospitato dei cecchini il 7 febbraio, l'Hotel du Louvre di Antaninarenina insieme al Ministero delle Finanze, ha respinto l'accusa. L'altro albergo, il Colbert, lì vicino, specifica che l'Hotel appartiene esclusivamente a privati e Marc Ravalomanana non ha alcuna quota di capitale, come alcuni vorrebbero far credere. Il Colbert inoltre è sospettato di aver protetto i cecchini, che sarebbero responsabili del massacro di sabato 7 febbraio”.

Dicerie convulse che stimolano un commento [mg] sul blog di Jentilisa:

“aiza kay no tena misy lahatsoratr'olontsotra fa tsy mpanao gazety fa toy ity anao ity ihany, fa izany hoe tena olona tsy miandany @atsy na ny aroa fa tena mba milaza ny zavamisy objectivement?”

“dove si possono trovare interventi di semplici cittadini, ma non di giornalisti come voi, ma di qualcuno che sia veramente indipendente e stia dicendo le cose così come sono, obiettivamente?”

In tutta questa confusione, R1lita [in] è scoraggiato per la pace e il diritto a una vita normale.

“Penso che la gente qui voglia solo vivere in pace. Vuole andare lavorare o a scuola senza la paura di essere bloccata dalle proteste, o di essere forzata ad aderire agli scioperi. I proprietari dei negozi vogliono aprire i loro locali ed essere sicuri che nessuno li saccheggi e li bruci. Siamo stufi di questa sensazione d'insicurezza permanente. L'ultima protesta [la protesta di Andry Rajoelina] non ha attirato tanti seguaci come prima, la gente è ancora prudente perchè niente è sicuro. Anche se siamo tornati alla vita di tutti i giorni non sappiamo cosa possa accadere domani”.

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