Croazia: da Facebook alle strade, a difesa della libertà d'espressione

I cittadini croati sono delusi dalla mancata presentazione da parte dell'attuale governo di un piano economico realistico e stanno protestando per le strade e in rete. La maggior parte del malcontento è rivolta contro il Primo Ministro Ivo Sanader [it] e ha portato alla creazione di un gruppo su Facebook: “Scommetto di riuscire a trovare 5.000 utenti che odiano Sanader!” [cr]. Ovviamente il gruppo è cresciuto a dismisura, fino a contare attualmente oltre 15.000 membri.

Gruppo di Facebook in croato
Schermata del gruppo su Facebook.

Recentemente il creatore del gruppo, Niksa Klečak [cr] ha avuto non pochi problemi, secondo quanto riferisce [in] Svetlana Gladkova su Profy:

…il problema principale è che questo ragazzo non è un semplice cittadino insoddisfatto del Primo Ministro e delle politiche economiche del governo – ma è in realtà presidente di una delle sezioni giovanili locali del SDP (partito socialdemocratico), che rappresenta l'opposizione nel governo croato… Ma il risultato di tutta questa vicenda è proprio scandaloso, perché il ragazzo è stato arrestato dalla polizia, che avrebbe rinvenuto simboli e materiale di propaganda nazista nella sua abitazione. Quando però la polizia non è riuscita a produrre nessuna prova concreta al riguardo, allora l'ha accusato di essere membro di una rete pedo-pornografica, onde giustificarne l'arresto. Alla fine Niksa Klecak è stato rilasciato per insufficienza di prove, ma i social network e i media locali sono in subbuglio in seguito alle azioni della polizia.

A protestare contro il suo arresto è stata una voce piuttosto importante, Vesna Škare Ožbolt [cr], ex-membro del consiglio dei ministri di Sanader. Sul suo blog, Funky Politika, Vesna scrive quanto segue [cr]:

In Francia si vendono bambole voodoo raffiguranti Sarkozy.
In Croazia, le assemblee virtuali su Facebook sono proibite.
Non riesco a immaginare cosa accadrebbe se qualcuno si mettesse a vendere nel centro di Zagabria delle bambole raffiguranti colui il cui nome non può essere nemmeno pronunciato.
…Dopo l'incidente da Facebook è stato inviato un messaggio collettivo. Dove si invitano quanti hanno a cuore la libertà di parola in Croazia a mostrare maggior decisione.

Su Reci.hr (Parole), T-Zombix scrive [cr]:

Adesso è più chiaro quali sono i compiti principali della nostra polizia: liquidare la Mafia, chi è la Mafia e dove è la Mafia. Dunque, la Mafia è su Internet ed è assai attiva su Facebook da dove infligge danni incalcolabili a questo Paese.

Il Primo Ministro Sanader ha ufficialmente preso le distanze, dichiarando alla BBC di non saperne nulla [in], “…nessuno dovrebbe essere detenuto o arrestato in Croazia per il solo fatto di esprimere un'opinione diversa.” Chiaramente questa non è l'opinione di Klečak riportata da un articolo scritto [cr] da Marko Biočina su Tyche:

Klečak, che non partecipa all'organizzazione della manifestazione del 5 dicembre, sostiene nei suoi primi comunicati che l'ordine di arresto sia arrivato direttamente da Zagabria.

L'“iniziativa di protesta” è parte di un movimento che ha preso piede nei giorni scorsi, e che ha visto la partecipazione di moltissima gente, stando a quanto si legge [cr] su Opurba:

Quella del mondo virtuale, in cui tutti siamo più coraggiosi, è una scelta molto intelligente, io non ho paura di nulla, abbiamo le nostre opinioni e vogliamo che internet porti a nuove rivoluzioni.
Una di queste dovrebbe lasciare la realtà virtuale e inondare le strade delle principali città croate.

Secondo il post [cr] di Marko Biočina l'invito sarebbe stato recepito da molti:

…Se tutto va come previsto, [le proteste] si terranno il 5 dicembre nelle piazze principali di otto città croate, Zagabria, Spalato, Osijek, Rijeka, Zadar, Sibenik, Pola e Požega.

Il quotidiano croato Jutarnji riporta [cr] che la manifestazione più ampia si è svolta a Zagabria con la presenza di 2000 persone. Sarà interessante notare l'effetto finale di queste manifestazioni, poiché la Croazia attraversa un momento delicato della sua storia recente, con l'entrata nella comunità europea alle porte. Vesna Škare Ožbolt è consapevole di tutto ciò e nella conclusione [cr] del suo post scrive:

La continuazione di questa tattica repressiva e le lotte per la conquista di una poltrona, alla fine porteranno alla realizzazione di una bambola voodoo su larga scala, ma ovviamente … solo una volta entrati nella UE, perchè manca poco, vero?

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