· maggio, 2009

articoli mini-profilo di Asia meridionale da maggio, 2009

India: video autoprodotti sui giovani e i loro problemi

  30 maggio 2009

Il programma Adobe Youth Voices consente ai giovani di varie parti del mondo di raccontare le proprie storie tramite gli strumenti audiovisivi. È il caso dell'India, dove i ragazzi di varie scuole e quartieri poveri hanno realizzato dei video per mostrare al mondo come vivono e quali sono le loro maggiori preoccupazioni.

India e Bangladesh: no alla diga di Tipaimukh

  29 maggio 2009

Nello Stato del Manipur, è in costruzione un progetto idroelettrico a meno di 100 chilometri dal confine con il Bangladesh: la diga, alta 164 metri, avrà una capacità produttiva di 401.25 megawatt - progetto accolto fin dall'inizio dalle proteste dei locali per le pesanti conseguenze sull'habitat. Dibattito e iniziative s'intensificano online.

Sri Lanka: le reazioni dei blogger alla morte del leader delle Tigri Tamil

  23 maggio 2009

La recente uccisione del leader delle LTTE, Vellupillai Prabhakaran, ne rivela lo status di eroe per alcuni e di killer spietato per altri. Oltre alla complessa eredità lasciata da questo 'signore della guerra', i blogger locali riflettono sulla situazione attuale e ancor più sul futuro dell'intero popolo Tamil e dello Sri Lanka.

L'India ha votato per il non cambiamento: le prime reazioni sui blog e via Twitter

  20 maggio 2009

I risultati della elezioni della Lok Sabha hanno dato nuovamente ragione all'Alleanza Progressita Unita, già in carica e a capo del Parlamento, con un verdetto per molti versi decisivo e sorprendente. Confermata la storia d'amore tra l'elettorato e la famiglia Nehru-Gandhi, con seri esami di coscienza per la debacle del BJP. Ecco un'ampia e articolata carrellata con post di blogger, rilanci su Twitter e opinioni varie a caldo.

Pakistan: Prachinar, la valle della morte

  16 maggio 2009

Già noto come Paradiso del Pakistan, quest'area è stata ora trasformata in una valle della morte: i ribelli talebani vi hanno imposto il regno del terrore, uccidendo e costringendo alla fuga i locali, soprattutto Sciiti. Nel tipico silenzio dei media tradizionali, è in corso una campagna online per sensibilizzare la comunità globale sull'ennesima violazione dei diritti umani.