articoli mini-profilo di Giovani da luglio, 2012
Perù: manipolazione mediatica nella protesta contro progetto minerario
Durante una protesta contro il progetto minerario Conga, il monumento al liberatore José de San Martín è stato sfigurato con scritte contro il governo e il progetto stesso. L'attenzione di media e blogosfera ha preferito però dare risalto al meno importante atto vandalico.
Siria: video documentano l'incremento della violenza
Le notizie dalla Siria infiammano i social media: i video caricati su YouTube dagli attivisti (da prendere comunque con le molle) permettono di seguire i passaggi chiave dell'inasprirsi del conflitto.
Iran: può lo Stato temere una bambina di 13 anni?
L'Iran vieta alla figlia tredicenne dell'avvocatessa per i diritti umani Nasrin Sotoudeh, detenuta nel carcere di Evin a Tehran, di lasciare il Paese.
Hong Kong: programma di studi nazionalista imposto dalla Cina
Su pressione della Cina continentale, le scuole elementari di Hong Kong dovranno iniziare un programma di studi sulla "istruzione nazionale". L'evidente carattere di propaganda politica del progetto ha però provocato indignazione e proteste anche online.
Uzbekistan: social network “nazionale” per controllare i netizen?
Youface, il servizio di social network "nazionale", è stato criticato da molti netizen e accusato di essere la "brutta copia" di Facebook e teso apertamente a "risvegliare il patriottismo". Esperti e netizen temono che il reale intento della piattaforma sia quello di tenere sotto controllo Internet (e chi la usa) nel Paese.
Angola: passato e presente della musica per la resistenza
Mentre molte fonti richiamano l'attenzione sull'escalation di violenza e repressione contro attivisti e musicisti in quest'anno elettorale, a Lisbona viene reso omaggio a un gruppo della musica angolana per la resistenza negli anni '50 e '60.
Uganda: bambini senza futuro a causa di una malattia misteriosa
Una malattia ancora sconosciuta, che colpisce bambini e adolescenti, affligge da diversi anni alcuni Paesi dell'Africa sub-sahariana. Al momento non vi sono cure. Una giornalista africana si batte per portare il problema agli occhi del mondo.