· giugno, 2008

articoli mini-profilo di Donne & Genere da giugno, 2008

Iraq: Nero, il colore del dolore

  21 giugno 2008

Ormai le donne irachene sono abituate a vestire in nero, il colore del dolore e del lutto – fa notare Inside Iraq, blog curato da giornalisti iracheni che lavorano per il gruppo USA dei quotidiani McClatchy. Eppure, nonostante il buio e lo sconforto, non mancano le giovani donne che ammettono di indossare colori come il marrone, il verde e persino il rosa!

Arabia Saudita: perché niente cinema?

  17 giugno 2008

"Come mai non ci sono cinema in Arabia Saudita?", si chiede la blogger Hayfa, rilanciando poi alcune idee su una possibile proposta capace di omologare sale e pellicole ai canoni religiosi e conservatori del Paese. Seguiamo il filo del suo ragionamento.

Controversie sul velo islamico in Francia (e Arabia Saudita)

  13 giugno 2008

Fin dal 2004 la Francia vieta agli studenti delle scuole pubbliche di indossare qualsiasi simbolo religioso o abito che denoti affiliazioni religiose - incluso il velo islamico, o hijab, per le donne. Ora le donne saudite ora stanno protestando contro questa norma. Quattro anni dopo, sostengono alcuni blogger.

  13 giugno 2008

We-Change segnala l'arresto di otto donne iraniane che manifestavano a sostegno dei diritti delle donne, nell'anniversario della giornata nazionale di solidarietà delle donne iraniane (il 22 del Khordaad, corrispondente al 12 giugno).

Dal diario di una zitella egiziana inacidita

  1 giugno 2008

Lo scorso marzo, Eman Hashim ha scritto un post in cui si chiedeva perché le donne egiziane musulmane abbiano bisogno di un "wakeel" - un uomo che firmi il contratto di matrimonio a loro nome. Occorre spiegare: a differenza delle culture occidentali, dove il padre concede benevolmente la sposa con la sua approvazione e benedizione, nell'Islam un matrimonio è "difettoso" se il padre, o nel caso il padre sia morto, lo zio, non gestiscano per conto della sposa tutta la burocrazia e le procedure relative. Molti sceicchi disapprovano l'idea che una ragazza (soprattutto se non è mai stata sposata prima e si suppone che sia vergine) voglia sposarsi in modo autonomo.