articoli mini-profilo di Sviluppo da agosto, 2010
Giappone: “inevitabile” per i netizen il sorpasso cinese come seconda potenza economica
Pur se pompato un po' ovunque nei giorni scorsi, l'annuncio non sembra aver sorpreso granché i giapponesi -- inclusi diversi blogger che hanno commentato con un semplice: e allora?
São Tomé e Príncipe: dolosa deviazione dell'acqua da un ospedale, esplode la rabbia online
Da nni l'acqua che serviva all'Ayres de Menezes, maggior ospedale del piccolo Paese, veniva invece dirottata a un quartiere residenziale di São Tomé: anche se il problema pare risolto, a tutt'oggi non è chiaro come sia avvenuto, né sono stati identificati i responsabili.
Cina: intervista a Noam Chomsky
Il 13 agosto scorso Noam Chomsky, uno dei maggiori intellettuali della nostra epoca, ha tenuto una lezione all'Università di Pechino. Chomsky, oltre ad aver nuovamente sottolineato la sua visione critica nei confronti degli Stati Uniti, ha anche espresso le sue opinioni sulla Cina -- proponiamo un estratto dell'intervista.
Paraguay: tensioni sociali dovute all'aumento della produzione di soia
Con l’aumento della domanda, il Paraguay è diventato primo produttore mondiale di soia. Oltre alle ricchezze ottenute, non mancano però le battaglie per il diritto alla terra da parte dei contadini più poveri e altre ricadute a livello ambientale.
Panama: il boom dello sviluppo urbano
Nel corso degli ultimi dieci anni, Panama City ha vissuto un boom urbanistico: diversi progetti immobiliari hanno suscitato clamore e sono stati oggetto di controversia per il loro impatto sull'ambiente e sul patrimonio storico della città.
Armenia-Azerbaigian: i social network aiutano a ridurre tensioni e superare stereotipi
A 16 anni dall'accordo che sancì una tregua nel conflitto fra i due Paesi sul Nagorno Karabakh, la pace è incerta come non mai. Si notano tuttavia importanti progressi nella comunicazione transfrontaliera, grazie anche al ruolo positivo dei media partecipativi.
Haiti: non si ferma la violenza su donne e ragazze sfollate
A oltre 6 mesi dal devastante terremoto, molte donne e ragazze devono far fronte non solo a violenze di genere ma anche a un sistema giudiziario assente e a cure mediche inadeguate -- oltre al timore che i campi profughi divengano strutture permanenti.